Politica

Bianchi ha votato Gualtieri, anzi no. Lazio, il solito pasticcio 5 Stelle

Di Giuseppe Vatinno

La tragicommedia pentastellata

Poi la Bianchi subito dopo, accortasi del disastro (a meno che non sia tutto programmato), ha cercato di rimediare con la classica toppa molto peggio del buco: "Guardi, chiariamo per evitare fraintendimenti…Non ho potuto votare alle ultime politiche perché ero in mare per lavoro (sic!). Stesso discorso per il primo turno delle comunali a Roma, lo scorso ottobre. Mentre invece al ballottaggio, come ho detto anche poc'anzi, ho votato Gualtieri.

Il problema è che lui poi si è rimangiato il programma che aveva presentato, ma sicuramente sembrava una scelta migliore rispetto a Michetti. Quindi, evitiamo strumentalizzazioni". A parte la stranezza dell’ “essere in mare per lavoro” che in qualcuno può evocare il mestiere di bagnino o del pescatore la frittata ormai era fatta e ribadita per sovraprezzo.

Ed in effetti tra le due -a parte un incontro di presentazione ufficiale avvenuto il 16 gennaio presso la sede di via Campo Marzio- non c’è stato mai alcun contatto né tantomeno dichiarazioni ufficiali di sostegno reciproco, insomma il gelo.

Considerando che proprio in campo ambientale l’operato della Raggi è stato particolarmente scarso con la differenziata al palo, si può capire il tentativo della Bianchi di far finta di non conoscerla, ma arrivare a dire che ha votato Gualtieri, cioè il principale antagonista proprio della Raggi qualche effetto lo fa. Forse sarà per questo che chi avesse avuto la ventura ieri di passare sul raccordo anulare in prossimità dell’ex borgata Ottavia –dove abita l’ex sindaca- abbia visto lampi e saette scagliarsi verso il cielo inquieto di Roma.

Tutto questo teatrino, per i cittadini romani e laziali, sa molto del “già visto” e rimanda ad un periodo particolarmente buio e confuso della gestione amministrativa passata che vogliono prontamente archiviare.