Politica
Boldrini querela Salvini per "odio”:la sinistra chiede ancora aiuto alle toghe

L'ex presidente della Camera: "Subita una campagna denigratoria"
Fa discutere l’azione di Laura Boldrini, 59 anni, PD, che ha citato, in sede civile, Matteo Salvini, 47 anni, per “la campagna di odio”, come l’ha definita, ieri, in una intervista ad Alessandra Arachi, sul “Corriere della Sera”. Ne ha facoltà, come avrebbe detto, qualora fosse ancora assisa sul seggio più alto di Montecitorio. Boldrini ha accusato Salvini e la Lega di averla attaccata sui social “con violenza e volgarità” e, addirittura, di averle attribuito la colpa degli omicidi più efferati, commessi dai migranti clandestini, quelli di Desirée Mariottini e di Pamela Mastropietro.
Ha replicato il deputato leghista Centemero : “Proprio la priorità del Paese, in questo momento !! Sarebbero gli italiani a dover chiedere i danni alla Boldrini”. L’iniziativa dell’ex Presidente della Camera, che è una aspirante leader, dei progressisti, non riesce a nascondere la debolezza politica di un settore della sinistra su un problema molto delicato, l’ingresso dei migranti in Italia e le misure più idonee per contenere gli sbarchi, diminuiti con Salvini al Viminale.
La causa civile, per risarcimento dei presunti danni subiti dalle bordate di Salvini, è, in pratica, l’ammissione dell’impossibilità di contrastare e di sconfiggere il successore di Bossi, politicamente, non nei tribunali. E, quindi, scatta la richiesta, non per la prima volta, dell’”aiutone” dei magistrati.
Quest’ultima controversia riaccende i riflettori della memoria su una conversazione, registrata, nell’agosto 2018, tra il Capo della Procura di Viterbo, Paolo Auriemma, e l’allora sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Luca Palamara: "Salvini indagato per i migranti ? Siamo indifendibili", disse Auriemma. Ma Palamara, indagato a Perugia e poi espulso dall’ANM, replicò: "Hai ragione, collega, ma ora bisogna mitragliare il ministro dell’Inteno"....