Politica

Pd, Calenda o Conte? Entrambi. Letta copia lo schema di Berlusconi del 1994

Di Alberto Maggi

Letta verso l'alleanza al Centro-Nord con Azione e al Sud con i 5 Stelle. Inside

Pd, ecco come Letta vuole superare l'incompatibilità Calenda-Conte


Enrico Letta è un bivio: stare con Carlo Calenda o con Giuseppe Conte? Il congresso di Azione ha chiarito la posizione dell'ex ministro ed europarlamentare ex Pd, mai con il Movimento 5 Stelle e con Fratelli d'Italia. Sul fronte del Centrodestra Matteo Salvini ha chiuso nettamente a Calenda ("cambia spesso idea"), ma il leader del partito centrista dialoga con Giorgetti, "l'ala moderata della Lega", presente al congresso e che alle ultime Comunali di Roma aveva sponsorizzato proprio Calenda, silurando il candidato ufficiale del Centrodestra Enrico Michetti. Bisognerà vedere se il ministro dello Sviluppo economico, che al momento non commenta le parole del numero uno di Azione, resterà fedele a Salvini o aprirà un canale di dialogo verso il centro.

Il vero tema politico però riguarda il segretario del Partito Democratico. Azione, alleata a PiùEuropa, è un partito in crescita nei sondaggi, attualmente attorno al 4-5% (con l'ambizione di arrivare al 20), ma l'aut aut "O noi o Conte" mette in grande difficoltà Letta. I 5 Stelle sono certamente lacerati, in crisi e in calo nei sondaggi, ma comunque, mal che vada, valgono sempre il 13-14% che potrebbe essere decisivo per vincere le prossime elezioni politiche.

Che fare, dunque? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it il piano di Letta sarebbe quello di copiare quanto fatto nel 1994 da Silvio Berlusconi, quando, appena sceso in politica, si alleò al Nord con la Lega nel Polo delle Libertà e al Sud con Alleanza Nazionale nel Polo del Buongoverno. Il tutto per superare l'impossibilità di mettere insieme Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Analogamente, quasi trent'anni dopo, il Pd sta ipotizzando un'intesa elettorato da Roma in su con Azione-PiùEuropa, tentando così anche un dialogo tra Calenda e il mondo produttivo del Nord nostalgico della Lega padana, mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole i Dem darebbero vita a un accordo con il Movimento 5 Stelle.

Non è un mistero che i pentastellati abbiano il loro bacino elettorale al Sud, Campania in testa, e che, in particolare con il reddito di cittadinanza difeso a spada tratta (nonostante gli scandali quotidiani), siano ancora un punto di riferimento per l'elettorale meridionale. Insomma, Letta 2023 come Berlusconi 1994 per superare i veti e controveti Calenda-Conte.

LEGGI ANCHE:

Salvini: "Avanti con Draghi, poi tocca al centrodestra. Siamo ancora uniti"

"No a Fratelli d'Italia e ai 5 Stelle". Calenda terremota i due schieramenti

Letta e Brunetta nel partito di Draghi. Ma Calenda esclude il M5s e FdI

Governo, dal 1° aprile turisti senza più obblighi. Stop Green Pass per Pasqua