Politica
Centrodestra in frantumi: è guerra. Alla faccia del selfie Salvini-Meloni
Scontro durissimo e senza precedenti sulle elezioni regionali
Una vera e propria dichiarazione di guerra è arrivata oggi dalla Lega contro gli (?) alleati di Centrodestra. Un blitz studiato a tavolino. Prima le parole di Matteo Salvini a Radio Radio con le quali poco prima delle 20 ha affossato in maniera categorica e inequivocabile i candidati di Fratelli d'Italia e di Forza Italia in Puglia e in Campania. "Nomi nuovi e no a gente lì da 20 anni" - ha detto il leader del Carroccio. Un affondo senza precedenti. Poco dopo, con un'azione chiaramente coordinata ore prima, sono usciti i tre coordinatori regionali della Lega delle tre Regioni dove in teoria i candidati alle elezioni di primavera dovrebbero essere di FdI e di Forza Italia.
Con una sequenza che assomiglia a un bombardamento, hanno parlato Nicola Molteni, responsabile della Lega per la Campania, Paolo Arrigoni, responsabile della Lega nelle Marche, e Luigi D’Eramo, responsabile della Lega per la Puglia. Tutti hanno risposto alle parole del capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida, che replicando a Salvini aveva intimato al Carroccio di non mettere a rischio l'unità del Centrodestra. Ma le dichiarazioni dei tre responsabili regionali leghisti sono una chiara bocciatura dei candidati messi in campo dagli alleati: Stefano Caldoro in Campania, Francesco Acquaroli nelle Marche e Raffaele Fitto in Puglia. Le parole d'ordine di Molteni, Arrigoni e D'Eramo sono state "guardare al futuro", "cambiare" e "rinnovamento". Ovvero sulla stessa lunghezza d'onda delle cannonate di Salvini e quindi no ai candidati di FdI e FI.
Peccato che proprio ieri Giorgia Meloni nel corso della riunione dell'esecutivo del partito in via della Scrofa avesse affermato "Matteo onori i patti e non sia aggressivo nei nostri confronti. Se vuole una regione del Sud si rivolga a Berlusconi e gli chieda la Campania". E peccato che proprio oggi l'azzurro Antonio Tajani da Strasburgo avesse richiamato Salvini e la Lega a rispettare i patti. La risposta è stato un bombardamento termo-nucleare. Tanto che per tutta la sera i colonnelli di Fratelli d'Italia, leggendo le parole dei leghisti, hanno sfogato la loro rabbia usando nelle loro conversazioni private parole spesso pesanti nei confronti del Carroccio. E non che in Forza Italia il clima fosse diverso. Anzi... Ma la Lega tira dritto in un'escalation senza precedenti e che può davver portare il Centrodestra a una clamorosa rottura alle prossime elezioni regionali di primavera. Facendo così un favore al Pd e al Centrosinistra (e al governo Conte).
Alla luce di quanto accaduto appare quasi comico il selfie pubblicato in contemporanea da Salvini e Meloni lunedì scorso nel quale si vedevano i due leader sovranisti insieme e felici. Sotto accusa sono finiti i giornalisti che, secondo la tesi di Salvini e Meloni, enfatizzano le divisioni nel Centrodestra. Peccato che gli schiaffi tra Lega e Fratelli d'Italia (Forza Italia sembra più una comparsa) sulle candidature per le Regionali, di cui Affaritaliani.it scrive da prima di Natale, siano stati confermati dai fatti.
I selfie di facciata vanno bene per far felici i militanti, forse, ma i fatti sono fatti...