Centrodestra vertice, Salvini vince sulla Rai e non solo. Ecco cosa è successo
Centrodestra vertice a Palazzo Grazioli: accordo sulle Regionali, ecco la spartizione
Circa due ore di vertice a Palazzo Grazioli (chissà perché sempre a casa dell'ex Cavaliere, come se fosse ancora lui il leader del Centrodestra) sono bastate a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia per ritrovare un minimo di compattezza. Silvio Berlusconi era accompagnato da Antonio Tajani (e a pranzo ha visto Gianni Letta che però non ha partecipato al summit), Matteo Salvini dall'onnipresente Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni (che si è fermata un'altra oretta dopo l'uscita dei leghisti) dall'ex ministro Ignazio La Russa. L'incontro è servito per sancire l'accordo sulla presidenza della Rai. In Commissione di Vigilanza questa volta i parlamentari di Forza Italia voteranno sì a Marcello Foa, voluto e difeso fino all'ultimo dal ministro dell'Interno. Un indubbio successo di Salvini che ha resistito a chi gli suggeriva di cambiare cavallo riuscendo a trascinare tutto il governo e, alla fine, anche gli azzurri. In cambio il Carroccio rassicura l'ex Cav che farà di tutto per non toccare i tetti della raccolta pubblicitaria evitando così al gruppo Mediaset/Fininvest una cura dimagrante. Sul fronte politico si va a comporre anche il puzzle delle prossime elezioni regionali. In provinca di Trento il Centrodestra si presenta unito intorno al candidato presidente Maurizio Fugatti, leghista forte del 30% raccolto alle Politiche. In Alto Adige ognuno per sé visto che il sistema è proporzionale e c'è il peso rilevante della Svp.
L'intesa prevede che in Abruzzo il candidato Governatore sia un esponente del Carroccio, il parlamentare e segretario regionale Giuseppe Bellachioma; in Basilicata (la più piccola delle Regioni chiamate alle urne) ci sarà un contentino per Fratelli d'Italia, che indicherà il candidato presidente, mentre a Forza Italia spetterà la guida della coalizione in Sardegna, dove si voterà presumibilmente a febbraio 2019. Tutti uniti anche in Piemonte ma il candidato verrà deciso più avanti. Ma nel vertice a Palazzo Grazioli si è parlato anche della prossima Legge di Bilancio. Berlusconi, così come la Meloni, ha assicurato a Salvini e Giorgetti l'ok di Forza Italia in Parlamento ai provvedimenti portati avanti dalla Lega, osteggiando invece quelli dei 5 Stelle. Ad esempio l'ex Cav si è impegnato ha votare a favore della flat tax per le Partite Iva, della pace fiscale e dei decreti sicurezza e immigrazione messi a punto dal responsabile del Viminale che verranno licenziati dal Cdm lunedì prossimo. Berlusconi tenta così di rientrare in gioco cercando di dividere la maggioranza giallo-verde mentre Salvini fortifica i provvedimenti cari al Carroccio proseguendo nella cosiddetta politica dei due forni. Oggi al governo con Di Maio e i grillini ma un domani si vedrà, visto che il Centrodestra è in qualche modo risorto. Almeno sulla Rai, nelle Regioni e su alcuni punti del programma dell'esecutivo.
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