Pressing della Chiesa sul governo: no alla linea dura sui migranti - Affaritaliani.it

Politica

Pressing della Chiesa sul governo: no alla linea dura sui migranti


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


L'Ungheria arresta i clandestini. La Germania parla di "effetto aspirapolvere" e dice stop a nuovi migranti. Molti paese europei, non solo quelli dell'est, ripristinano i controlli ai confini e di fatto sospendono il Trattato di Schengen. E l'Italia? Il governo di Matteo Renzi e del ministro dell'Interno Angelino Alfano prosegue sulla sua strada ovvero accogliendo tutti, anche chi non scappa da stati in guerra e quindi - stando alle norme internazionali - non avrebbe diritto al diritto di asilo e allo status di rifugiato. Invece in Italia continueranno ad arrivare i migranti dal Nord Africa e il Viminale imporrà ai territori, attraverso i prefetti, di trovare una sistemazione da Nord a Sud. Ma perché l'Italia ha questa posizione così 'morbida'?

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, nelle ultime ore ci sarebbero state forti pressioni da parte della Chiesa e del Vaticano - in particolare dal segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino - sull'esecutivo e sul ministro dell'Interno affinché l'Italia non sposi la linea dura e ferma di alcuni stati Ue ma prosegue con una politica di totale accoglienza. Ecco perché Renzi contesta la parola "invasione" e Alfano attacca ogni giorno Salvini. La Santa Sede e la Cei avrebbero fatto notare al governo che nell'anno del Giubileo l'Italia non può permettersi di chiudersi, anche se parzialmente, a chi scappa e arriva sulle coste alla ricerca di un futuro migliore.