Politica

Cl prende le distanze da FdI? Prosperi: "Rappresentanza in vari partiti"

di redazione politica

Comunione e Liberazione: "Non guidiamo i politici sui temi etici"

Cl, il rapporto con la politica: rappresentanza in diversi partiti

Davide Prosperi, alla guida di Comunione e Liberazione dal 2021, affronta il tema del ruolo di Cl all'interno dell'attuale scacchiere politico. La Fraternità è stata a lungo vicina prima alla Dc e successivamente a Forza Italia. Poi c’è stato il tentativo di Carrón, il suo predecessore, di smarcare Cl politicamente. Oggi molti politici cresciuti in Cl militano in Fratelli d’Italia. Ma Prosperi spiega che in realtà il Movimento non è legato a nessun partito politico. "Comunione e liberazione - dice il presidente Prosperi a Il Corriere della Sera - non rinuncerà a dare il proprio giudizio sulla realtà. A me pare ci sia una rappresentanza diffusa in vari partiti. Si può dire che negli ultimi decenni abbiamo trovato forse più consonanza e spazio di azione in un’area cosiddetta moderata, ma non mancano persone vicine alla nostra storia che si sono impegnate altrove".

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"Senza dimenticare - prosegue Prosperi a Il Corriere - alcune rilevantissime esperienze istituzionali. Cl nei suoi scopi non ha quello di identificarsi in un partito e l’impegno politico è sempre personale e libero. Ciò che unisce è il giudizio sulla realtà dettato dalla fede. Ed è in tale unità, anche in politica, che testimoniamo l’umanità nuova portata da Cristo. A questa testimonianza non intendiamo rinunciare". Prosperi sugli applausi alla premier Meloni allo scorso meeting di Rimini "Il Meeting è molto più di una vetrina politica. È una delle più significative espressioni culturali originate dall’esperienza di quella pertinenza della fede alla vita di cui parlavo. Quanto agli applausi, dico che quello del Meeting è un pubblico intelligente e se applaude è perché approva le cose che sente o perlomeno le trova interessanti. Altri primi ministri sono stati applauditi, qualcuno è stato anche criticato. Ma ci tengo a dire che noi non guidiamo i politici sui temi etici".

Prosperi poi affronta il tema Papa Francesco, considerato un giudice severo dei movimenti. "Personalmente - prosegue il presidente di Cl - ho sempre trovato in lui un confronto affettuoso e paterno. E come tutti i padri, a volte ti corregge per farti crescere. Francesco ha colto l’importanza dei movimenti per la Chiesa e ci aiuta a comprendere che il nostro scopo è in funzione della Chiesa, non in funzione di noi stessi. Se ci limitassimo a una educazione tra noi faremmo solo un’altra parrocchia fuori dalla parrocchia. Il nostro compito è la missione, costruire la Chiesa nel mondo".