Consip, "vogliono fermare Renzi. Si pensi a chi è stato a Palazzo Chigi..."
Consip, il verdiniano D'Anna (Ala) ad Affaritaliani.it
"Sarei portato a credere all'errore, anche se la questione ha degli aspetti inquientanti perché i carabinieri si muovono su ordine dei magistrati". Vincenzo D'Anna, senatore verdiniano del gruppo Ala, intervistato da Affaritaliani.it, parla degli ultimi sviluppi clamorosi dell'inchiesta Consip. "Restando nel campo dei cattivi pensieri, perché la verità non la sapremo mai, possiamo ipotizzare che ci possa essere anche una manovra all'interno dell'Arma dei carabinieri perché nella stessa vicenda è inquisito il generale comandante dell'Arma. Resta il fatto che siamo alla frutta. La politica è ancella della Magistratura da molto tempo".
In che senso?
"Mentre la politica si disarmava, la Magistratura si rafforzava con l'introduzione di reati fantomatici come il concorso esterno e adesso noi politici, gentilemente, abbiamo inserito anche il reato di traffico di influenza, dando un'ulteriore arma in mano ai magistrati per arrestare i politici".
Il problema sono i 5 Stelle?
"No, il problema è la vulgata che è stata costruita attraverso l'uso spregiudicato dei social network da parte di Casaelggio, che aveva una sua strategia nel delegittimare tutto e tutti, poi è arrivata anche una certa grande stampa e alcuni anchorman televisivi. Oggi il metro della morale lo fa Giletti".
Quindi?
"A causa di tutto ciò la gente, esasperata dalla mancanza di lavoro o che teme di perdere i vantaggi e le comodità acquisiti al tempo delle vacche grasse, è portata a credere a questo racconto e cioè che tutti i guai sono causati dalla corruzione e dall'inefficienza della classe dirigente. E invece non è così. Noi dobbiamo fare i conti con 2.400 miliardi di euro di debito pubblico che sono figli delle leggi senza copertura di spesa e dell'uso dissennato della leva della spesa statale proprio per favorire clientele e categorie sociali. Ovvero quei cittadini che oggi si indignano".
Sembra esserci stato anche un ruolo dei Servizi in questa vicenda. Che cosa ne pensa?
"I Servizi italiani alla fine il loro mestiere lo sanno fare. O perché cacciano i soldi o perché sono bravi, fatto sta che sono state colpite quasi tutte le grandi democrazie europee e noi ne siamo immuni. Ciò significa che la nostra intelligence funziona. Che abbiano anche il tempo per impicciarsi in queste cose non credo".
Chi ha interesse a mettere in difficoltà Renzi?
"Chiunque può avere interesse perché oggi Renzi rappresenta l'alternativa del buon senso e della razionalità contro Grillo e Salvini. Il M5S rappresenta il racconto favolistico che tutto sia legato alla corruttela e all'incapacità della classe dirigente e si propone con persone dichiaratamente semianalfabete, nullafacenti e nullatenenti. Il M5S è senza un programma ed è un partito leninista dove Grillo fa e disfa come vuole e come può. L'altra opzione è Salvini, che punta tutto sulla sicurezza e sull'immigrazione. Parla alla paura della gente, ma non è un leader e non ha un programma di governo. Si tolga Renzi e vediamo un po' dove andiamo a finire".
Quindi, chi ha interesse a danneggiare Renzi?
"Chiunque sia interessato a sbarazzarsi di Renzi e di quello che Renzi rappresenta".
Qualche ipotesi?
"Non fare un'ipotesi perché saremmo smentiti e querelati un attimo dopo. Ma c'è chi è stato ai vertici dello Stato in tempi non tanto remoti che può avere agganci e conoscenze... Però non credo che i Servizi si prestino ad essere strumento di qualcuno contro qualcun altro. Anche se i Servizi spesso si pongono come contraltare della Magistratura perché anch'essi sono un potere. E in quanto potere inconferente tendono molto spesso a forzare la mano".
Quando parla di vertici dello Stato in tempi non remoti, si riferisce a Palazzo Chigi o al Quirinale?
"Penso a Palazzo Chigi, non credo che il Quirinale abbia interesse in queste cose".
Beh, allora restano Massimo D'Alema, Mario Monti e Enrico Letta?
"Questa opzione la lascio ai lettori. Non aggiungiamo altro".