Politica
Copasir, altro che intesa Lega-Fdi. Salvini mette il veto sul candidato Urso
Il leader del Carroccio: "Gli amici dell'Iran non sono miei amici". L'ex presidente Volpi: "Quelli della Meloni sono solo degli ipocriti"
Copasir, altro che intesa Lega-Fdi. Salvini mette il veto sul candidato Urso
Il centrodestra non sta vivendo un momento politicamente sereno. La battaglia per leadership tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini continua senza esclusione di colpi. Dopo il passo indietro del presidente del Copasir Raffaele Volpi, che ha rassegnato le sue dimissioni, la questione sembrava rientrata. "Non ne faccio una questione personale e di partito ma penso che le regole sia giusto rispettarle. Ma tutto è bene quel che finisce bene", dichiarava ieri la leader di Fdi, pronta ad assegnare la poltrona vacante dell'organo di controllo dei servizi al suo candidato, il vicepresidente Adolfo Urso.
Ma il leader della Lega, invece, - si legge sulla Stampa - è entrato a gamba tesa. "In questo momento gli amici dell’Iran non sono amici miei", ha osservato Salvini con un riferimento acido ai presunti legami di Urso con il Paese degli Ayatollah. Lo sfogo del presidente dimissionario Volpi spiega bene lo scontro. "I signori di Fdi sono degli ipocriti: si “accontentano” di avere il presidente. Non si prendono la responsabilità di applicare tutta la legge e di sciogliere il Copasir dimettendosi. È una presa in giro per avere una poltrona. È la stessa ipocrisia del Pd e dei 5 Stelle. Facciano le persone serie, a cominciare da La Russa: a una certa età la serietà dovrebbe essere una priorità".
Per Volpi - prosegue la Stampa - la legge prevede l’azzeramento del Comitato e la nomina di 5 esponenti della maggioranza e 5 dell’opposizione. Ma nominare 5 parlamentari di Fdi non lo vogliono né il Pd né M5S. Lo scontro è alimentato dal una indiscrezione al veleno: la Lega avrebbe offerto la presidenza del Copasir a La Russa nella speranza di liberare la poltrona di vicepresidente del Senato per darla a Volpi. L’offerta sarebbe caduta nel vuoto. Adesso potrebbe succedere che i presidenti di Camera e Senato chiedano proprio a Urso, in qualità di vicepresidente, di convocare il Comitato ed eleggere il nuovo presidente.