Politica

Coronavirus,de Bertoldi (FdI): non bastano moratorie, serve politica espansiva

Coronavirus, de Bertoldi (FdI): non bastano sospensioni e moratorie, governo vari politica espansiva

“Le dichiarazioni - ipersovraniste - del governo tedesco, che sarebbe pronto ad immettere nell’economia nazionale oltre cinquecento miliardi di euro e che si prepara a - rimpatriare - tutte le produzioni strategiche (vedi settore sanitario), credo possano rappresentare la fine di questa UE, così come pervenuta sull’asse franco - tedesco. Rappresentano il fallimento di quelle politiche monetarie rigoriste, che hanno depredato ed affamato l’Italia nell’ultimo ventennio, nonché un chiaro cambio di rotta nelle politiche internazionaliste, responsabili del primato finanziario rispetto alle necessità dei Popoli”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

“Mi attenderei quindi dal nostro governo, ma purtroppo non ci spero, vista l’assoluta subalternità a Bruxelles della sinistra italiana ed un M5S che ha rinnegato tutta la propria storia, una conseguente dichiarazione di sospensione del trattato di Maastricht e delle regole comunitarie per sostenere l’economia nazionale. È improcrastinabile così il ricorso immediato ad una politica di espansione per sostenere il sistema economico nazionale, che potrebbe attuarsi con emissione di moneta fiscale che integri i minori fatturati del corrente anno rispetto al triennio precedente per le imprese italiane. La moneta fiscale, cioè i crediti d’imposta che verrebbero scontati in banca, permetterebbe alle nostre imprese di mantenere i lavoratori e la piena capacità produttiva, e quindi in sostanza  il Pil nazionale. Non bastano infatti in questa emergenza sospensioni e moratorie, perché non creano sviluppo,  serve liquidità per le imprese e ricorso alla spesa pubblica; o il nostro governo pensa davvero di rispondere con venti miliardi ai  1500 miliardi della Fed nel debito pubblico Usa o ai 500 miliardi promessi dalla Germania al proprio sistema produttivo?” conclude il senatore di FdI.