Politica

Covid, allo studio tamponi anche per vaccinati. E Draghi apre al Quirinale

Cabina di regina con le misure anti-contagio, la durata del governo, l'elezione del presidente della Repubblica: la conferenza stampa di fine anno del premier

“Covid, non ho indicatori su impatto economia 2022”

"Non ci sono proiezioni" su un possibile impatto del Covid sull'economia per il 2022, ha spiegato Draghi sulla congiuntura, ricordando che per il 2021, "le proiezioni del governo si sono dimostrate sbagliate per difetto avendo una crescita parecchio piu' alta e con tutti gli indicatori in positivo". E' "normale - ha aggiunto - chiedersi se la pandemia continuera' e quale sara' l'impatto sulle previsioni di crescita 2022. Non vediamo molto per l'Italia - ha sottolineato - ma per la Germania si' perche' li' la diffusione va piu velocemente", e "gli indicatori del sentimento di investitori imprenditori e consumatori vertono in negativo".

“L’Italia ha tutto per tornare a crescita forte”

Avere un debito pubblico oltre il 150% è stata "una riflessione che ha accompagnato tutta l'azione di governo fin dall'inizio. La risposta è che da un debito pubblico alto si esce con un crescita, equa e sostenibile, ma soprattutto forte cui il nostro paese non era piu' abituato", ha aggiunto il premier, sottolineando che "l'Italia ha tutto il necessario per tornare a crescere come prima". "Quest'anno - ha osservato - è stato un anno di grandi problemi e sfide ma gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria" facendo ben capire "a quanto tengano alla stabilità politica". 

“Pensioni, bisogna dare certezza: non cambiare ogni 3 anni”

"Sulle pensioni c'è stata una catena infinita di riforme durate 30 anni, questo continuo riformare inietta una incertezza nelle persone che ha effetti negativi sulle abitudini di consumo e investimento e quindi sulla crescita economica. Bisogna dare ai pensionati la certezza che il sistema non cambi ogni 3 anni", ha spiegato Draghi che rispondendo a una domanda sulla riforma previdenziale ha detto: "L'apertura del tavolo con i sindacati sulle pensioni era mia intenzione già un mese e mezzo fa, i provvedimenti presi in manovra sono transitori, per affrontare il prossimo anno, che servisse una riforma più ampia mi pareva normale". Le questioni da affrontare ha spiegato Draghi sono: "Una maggiore flessibilità in uscita, come si fa ad avere un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per giovani e precari, terzo: cosa si può fare per riprendere la strada della previdenza complementare e quarto: oggi chi va in pensione e vuole contiunuare a lavorare viene punito", ma per il premier resta comunque "il vincolo a non rimettere in discussione la sostenibilità del sistema contributivo".

“Con la rottamazione delle mini-cartelle finiti i condoni”

"All'inizio fu fatto un provvedimento che rottamava le cartelle di piccolo importo che era, sostanzialmente, un minicondono. Li', almeno per quanto mi riguarda, si ferma ogni azione di condono", ha affermato Drghi che per combattere l'evasione fiscale sottolinea la necessita' di "fare una riforma del sistema di riscossione. Molte cose sono cambiate in questi mesi - ha osservato - in particolare nella capacita' dell'Agenzia delle entrate di accedere alle banche dati" portando "dati un pochino migliorati. Ma la battaglia e' lunga - ha concluso - e molte cose sono da fare e si faranno".

"Eutanasia, bisogna dare attuazione a sentenza Consulta Siamo nelle mani del Parlamento”

Sulla eutanasia siamo nelle mani del Parlamento e della Costitizione, c'è una sentenza della Corte Costituzionale a cui va data attuazione".

“Mps, no pregiudizio Ue sugli aiuti di Stato. Non credo difficoltà su questo fronte”

"Non credo ci sia più pregiudizio nei nostri confronti a Bruxelles, sulle regole degli aiuti di Stato", ha risposto Draghi a una domanda sul tema del Monte Paschi di Siena. "Gli investimenti necessari per la transizione climatica, ecologica, ma anche gli altri investimenti del Pnrr non si possono fare senza il ruolo dello Stato, le regole" sugli aiuti di Stato "devono essere compatibili con l'appello della Ue per gli impegni presi". "Non immagino difficoltà su quel fronte", conclude sulla banca senese. 

“Csm, meccanismo elezione verrà certamente cambiato”

"Più che un problema di credibilita' c'e' un problema di riforma del Csm che puo' portare a una sua credibilità diversa". "Il meccanismo di elezione del Csm verra' cambiato certamente. Non credo che riusciremo a farlo nel Cdm di domani".