Politica

Riecco i professionisti dell'anti-Covid: dono dall'Oriente per Crisanti & co.

Di Giuseppe Vatinno

Recrudescenza della pandemia, festeggiano le star del virus

Covid, Andrea Crisanti: "Endemico non vuol dire innocuo, le misure in Italia sono un colabrodo"

Per i professionisti dell’anti – Covid è calato un dono inaspettato dall’Oriente: finalmente dopo mesi di stanca in cui il virus sembrava divenuto un comune raffreddore, anzi “meno dell’influenza” come è stato detto all’opinione pubblica, è tornato lui in persona, per così dire il Covid vero. Il tutto naturalmente grazie ai leader cinesi che sono divenuti un vero e proprio pericolo pubblico per l’umanità. Prima hanno chiuso quando dovevano aprire poi hanno aperto quando dovevano chiudere.

Un capolavoro di incompetenza con l’avallo della sempre assente Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) gestita dal suo pessimo Direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus amico del Capo Supremo, l’altrettanto pessimo Xi Jinping. Infatti, vista l’aria che tira nel mondo e specificatamente a Teheran, il Conducător rosso s’è messo paura e ha fatto il secondo errore imperdonabile: ha riaperto improvvisamente tutto generando una bomba biologica di un miliardo di cinesi che stanno ricominciando ad infettare il mondo.

E meraviglia che in tutto questo il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres come al solito taccia complice. Ma l’improntitudine gialla ha reso felici coloro che sul Covid c’hanno anche costruito una carriera politica e/o mediatica e cioè le Covid – star che già, porelle, si erano rassegnate a parlare della solita influenza, dopo aver tentato di cavalcare invano il “vaiolo delle scimmie” che però si era auto – estinto prontamente gettandole nello sconforto più cupo. E così li abbiamo rivisti tutti in video di nuovo.