Politica
Csm, dalle porte girevoli alle funzioni divise: verso una giustizia garantista

Il senato dice sì a Cartabia. "Non è certo questa la riforma che risolverà i problemi dell'Italia, ma quantomeno è un punto di partenza": il commento
Considerati i ripescaggi (vedesi il “miglior terzo”) e l’assegnazione proporzionale residuale, il sistema delle correnti esce dalla porta (abrogazione delle sottoscrizioni per presentare le candidature) ma rientra dalla finestra.
Ci sarà certamente un maggiore equilibrio all’interno dei membri togati del Csm (non decideranno tutto i Palamara o i Davigo di turno come accaduto finora), ma il sistema delle correnti non viene debellato. L’unica soluzione in grado di tagliare la testa al toro era quella del sorteggio, ma il M5S (che detiene la maggioranza relativa dei seggi in entrambe le Camere) si è messo di traverso.
La norma non è oggetto di delega e dunque entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, previa adozione da parte del governo dei decreti che ridisegnino i collegi. Il prossimo Csm (elezioni previste per l’autunno) sarà eletto col nuovo sistema.