Politica
Da Togliatti a De Gasperi: così il Pd diventa democristiano
Alcide De Gasperi icona del Pd. I tempi sono davvero cambiati se il partito che fu prima Pci, poi Pds, Ds e infine Pd, fa dello statista democristiano un suo punto di riferimento tanto da dedicargli una messa per ricordarne la scomparsa avvenuta 61 anni fa. Una morte improvvisa che colse l'otto volte presidente del Consiglio il 19 agosto del 1954 nella sua casa in Val di Sella. Proprio il Partito comunista nella primavera del 1947 strappò con la Dc, uscendo dal governo di unità nazionale in polemica proprio con De Gasperi che aveva accettato gli aiuti americani inseriti nel piano Marshall e di fatto inserito l'Italia nel campo occidentale.
Ovviamente il confronto tra il Pci e il Pd attuale, nato dalla fusione dei Ds e della cattolica Margherita, è una forzatura, ma la virata centrista del partito di Renzi viene certificata anche dalle parole del vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini che proprio in occasione dell'anniversario della morte di De Gasperi spiega: "La vita politica dello statista democristiano rappresenta un patrimonio di fondamentale importanza per la storia del nostro Paese e per l'Europa stessa. Si tratta di un lascito politico e culturale che va ben oltre i confini delineati dalla ricerca storiografica e che non cessa di rimandarci l'attualità della sua esperienza. L'impegno assoluto nei confronti delle istituzioni e della rinascita di un Paese che usciva da una esperienza drammatica quale quella della seconda guerra mondiale - osserva Guerini - fa di De Gasperi una figura di importanza fondamentale. Il suo sguardo è sempre stato rivolto in avanti ponendo sempre le istituzioni e la politica al servizio del Paese e del cambiamento. Una vicenda che oggi andrebbe riletta con grande attenzione". Parole che difficilmente gli esponenti del Pd dedicherebbero a Palmiro Togliatti per ricordarne il lascito politico.