Politica
Di Battista: "Draghi come i Benetton. Figliuolo? Sembra Mosca col pendolino"
L'ex grillino torna a parlare e usa parole forti: "Draghi? Va protetto, in modo che lui possa proteggere chi di dovere, tipo i Benetton"
Di Battista: "Draghi come i Benetton. Figliuolo? Sembra Mosca col pendolino"
Alessandro Di Battista torna a parlare dopo un lungo silenzio, successivo alla sua uscita di scena dal M5s, dopo il sì al governo Draghi. L'ex grillino attacca il nuovo esecutivo, annunciando a metà giugno l'uscita di un suo nuovo libro. "Sarà senz’altro - spiega alla Stampa - contro il governo dell’assembramento, contro il governo Draghi". In questo testo ci sono gli errori e le colpe che Dibba imputa a Mario Draghi, ovviamente. Come si legge nella bozza del quarto capitolo del libro, dedicato a "Draghi presidente della Banca centrale europea", e che parte da un paragrafo intitolato «Il sacco di Atene». Ovvero, lo spolpamento delle ricchezze dei greci, nella crisi del 2009, da parte delle banche tedesche. Con tutto quello che Draghi e l’Unione europea potevano fare, ma non hanno fatto. Di Battista da una parte scrive, dall’altra affida ai social il cannoneggiamento quotidiano contro il governo.
"Il generale Figliuolo – si legge nel suo ultimo post – sbaglia previsioni su previsioni. Dà l’idea che utilizzi il pendolino del compianto Maurizio Mosca per fare i “pronostici”». E ancora, rivolto a Draghi: «Il santo, l’apostolo, il nuovo messia, va protetto affinché lui possa proteggere chi di dovere, come i Benetton, che divennero i padroni delle nostre autostrade quando lui era direttore generale del Tesoro». Tra gli attuali «agglomerati bancari o editoriali» e i conflitti di interesse tra banche e politica, «si può chiedere proprio a lui, passato dal Tesoro a Goldman Sachs e poi da Goldman Sachs a Bankitalia, di intervenire su questo punto?".