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Dl Semplificazioni, saltano le vere bonifiche. "Contaminazioni più tollerate"

Se la norma venisse approvata, per l'Ilva e altre strutture simili ci sarà meno rigore nei controlli. Terreni agricoli non utilizzati, bonifiche soft

Dl Semplificazioni, saltano le vere bonifiche. "Contaminazioni più tollerate"

Il Dl Semplificazioni si prepara ad arrivare in Consiglio dei Ministri, già tra oggi e domani. Ma circola già una bozza del decreto, proveniente dal ministero della Transizione ecologica che lascia dubbi sulla questione bonifiche. "La contaminazione tollerata - si legge sul Fatto Quotidiano - sarà quella delle aree industriali. Lo si può desumere dall ’articolo 22, dedicato alle “Misure di semplificazione per la riconversione dei siti industriali”(e chi pensa all’Ilva non sbaglia).Quel testo mira ad “accelerare le procedure di bonifica dei siti contaminati e la riconversione di siti industriali da poter destinare alla realizzazione dei progetti individuati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)” e prevede, tra le altre cose, che “in caso di aree con destinazione agricola secondo gli strumenti urbanistici ma non utilizzate per la produzione agricola e l’allevamento”si possano applicare le soglie sulla presenza di elementi inquinanti.

Per 20 km attorno all ’Ilva, ad esempio, - prosegue il Fatto - il prefetto ha vietato il pascolo. Cosa dice il decreto? Che se il terreno non viene più coltivato lo si può considerare non agricolo e dunque bonificarlo “meno”o affatto: il livello di CSC tollerato, cambiando tabella da “ag ri co lo ” a “indus triale”, aumenta da 10 a 100 volte a seconda della sostanza o dei composti inquinanti. Risultato: se va bene la bonifica sarà meno impegnativa e costosa, se va male non sarà proprio necessaria grazie a questa sorta di automatico cambio di destinazione d’uso dei terreni.