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Draghi e Salvini si erano già incontrati. Il leader della Lega sapeva tutto

Il rapido sì all'ex Bce nasce da un colloquio rimasto segreto. Oggi il sì definitivo a Mattarella, con la segretissima lista dei ministri

Draghi e Salvini si erano già incontrati. Il leader della Lega sapeva tutto

Il governo Draghi prende sempre più forma. Oggi il premier incaricato salirà al Colle per sciogliere definitivamente la riserva. Sarà lui a guidare il prossimo esecutivo. L'ex presidente della Bce attendeva solo l'esito del voto su Rousseau, arrivato in serata, che non lo ha stupito. Si aspettava un margine stretto per l'appoggio grillino e così è stato. Draghi, in gran segreto - si legge sul Corriere della Sera - ha lavorato alla lista dei ministri. Nessun "pizzino" ai partiti, i nomi li comunicherà direttamente a Mattarella e con lui li condividerà. Una nuova epoca per i partiti, che fino all'ultimo hanno cercato di fargli arrivare liste di preferiti, neanche prese in considerazione.La novità non sarà legata al dosaggio tra tecnici e politici di cui si comporrà il suo gabinetto. Non si ritroverà neppure nel numero di ministri che ne faranno parte, una ventina. Le differenza sta nella volontà di Draghi di presentarsi con il suo programma solo quando entrerà in Parlamento. Sta nella decisione di scegliersi la squadra senza mediazioni.

Intanto, si è scoperto da dove nasce il rapido sì al suo governo da parte del leader della Lega, Matteo Salvini. I due si erano incontrati in precedenza in gran segreto, quindi il numero uno del Carroccio sapeva del suo possibile incarico e all'incontro formale alle consultazioni la strategia della Lega era già chiara e definita. E con l'appoggio anche di Forza Italia Salvini si dice sicuro sugli equilibri all'interno del nuovo esecutivo: "Sarà una maggioranza orientata verso il centrodestra - spiega a Porta a Porta - su aluni temi non ci sarà neanche discussione, niente patrimoniale per intenderci".