Elezioni 2018 affluenza alle urne al 58,5% alle 19. File ai seggi ed errori - Affaritaliani.it

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Elezioni 2018 affluenza alle urne al 58,5% alle 19. File ai seggi ed errori

Berlusconi contestato da una ragazza in topless

Alle 19 l'affluenza alle urne nei 7.958 Comuni italiani e' pari al 58,46%. Questo il dato pressoche' definitivo registrato sul sito del Viminale, quando mancano i dati di circa 200 Comuni. Nelle passate elezioni politiche del 24 febbraio 2013, alla stessa ora, aveva votato il 46,6% degli aventi diritto, ma va ricordato che la consultazione si svolgeva in due giorni. Il dato e' invece in linea con quello segnato alle 19 in occasione del Referendum costituzionale che chiuse poi con una partecipazione del 68,48%.

E' stata del 19,3% l'affluenza alle ore 12 alle urne per le elezioni politiche in corso (dati relativi alla Camera). Il dato, rilevato dal Ministero dell'Interno, è in aumento del 4,4% rispetto all'affluenza alle ore 12 nelle ultime elezioni politiche nazionali, il 24 febbraio 2013 (quando però si era votato anche di lunedì), quando aveva votato il 14,9% degli aventi diritto. Alle politiche del 13 aprile 2008, invece, i votanti furono alla stessa ora il 16,5%. In particolare, in Abruzzo l'affluenza oggi alle ore 12 è stata del 19,4%, in Basilicata del 16,2%, in Calabria del 15,1%, in Campania 16,9%, in Emilia-Romagna 22,7%, in Friuli-Venezia Giulia 22,5%, nel Lazio 17,4%, in Liguria 21,7%, in Lombardia 21,3%, nelle Marche 19,8%, nel Molise 17,8%, in Piemonte 20,4%, in Puglia 17,9%, in Sardegna 18,3%, in Sicilia 14,2%, in Toscana 21,1%, in Trentino Alto Adige 20,8%, in Umbria 20,5%, in Valle d'Aosta 21,2%, in Veneto 22,2%. Alle ultime consultazioni nazionali in ordine di tempo, il referendum sulla riforma costituzionale del 4 dicembre 2016, alle ore 12 l'affluenza alle urne fu del 20,1%.

L'Italia va al voto: urne aperte fino alle ore 23. Ma il nuovo sistema di voto con l'uso per la prima volta del talloncino anti frode ha provocato corde ritardi disagi un po' in tutta Italia. A Roma in un seggio dei Parioli il voto è stato sospeso per schede sbagliate per Camera e Senato; è stata svuotata un'urna e 36 elettori saranno chiamati per rivotare. A Palermo si sono registrati ritardi (definiti "inaccettabili" da Pietro Grasso) nell'apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni. Schede per la Camera sbagliate e operazioni di voto sospese per un paio d'ore nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria. File ai seggi anche a Milano. Errore sulle schede del Pd a Mantova ma si vota regolarmente.

"Berlusconi sei scaduto", ha urlato una ragazza del movimento di protesta Femen entrando nel seggio dove Silvio Berlusconi, a Milano, si è recato per votare.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8,30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando di ritirare il documento d'identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta. Il premier Paolo Gentiloni ha dovuto attendere in coda per qualche minuto prima di poter esprimere la propria preferenza nel suo seggio elettorale, nel centro della Capitale, accompagnato dalla moglie Emanuela Mauro.
 
Il segretario del Pd Matteo Renzi ha votato alle 9,22 a Firenze al seggio del liceo classico Macchiavelli, in Borgo Santo Spirito. Renzi, arrivato a piedi insieme alla moglie Agnese Landini e alla segretaria metropolitana del Pd fiorentino Caterina Biti, ha stretto la mano agli scrutatori e al presidente di seggio e, dopo aver chiesto spiegazioni sul meccanismo antifrode delle schede elettorali e dopo aver espresso il suo voto, ha salutato dicendo: "Scusate il disturbo". Il segretario dem, prima di allontanarsi, ha annunciato "seguirò i risultati a Firenze dalla sede del Pd metropolitano e andrò a Roma domattina".

Code più lunghe del solito ai seggi fin dal primo mattino sono segnalate in tutta Italia a causa della nuova procedura introdotta per le elezioni politiche. La rimozione del talloncino anti-frode dalle schede per Senato e Camera richiede infatti tempi più lunghi e vengono anche segnalati casi di persone, per lo più anziani, che non volevano lasciare che fosse il presidente di seggio a deporre le schede nelle urne, come prevede la nuova procedura. Le nuove schede elettorali possiedono una parte rimovibile, il 'talloncino antifrode'. La scheda votata va consegnata allo scrutatore, il quale ha l'obbligo di accertare la rispondenza tra il numero riportato sulla scheda e quello sul registro elettorale in corrispondenza del nominativo dell'elettore. Il talloncino viene poi staccato (e conservato) dal presidente di seggio il quale poi infila la scheda già votata all'interno dell'urna.

Inevitabili le polemiche nel capoluogo siciliano. "È scandaloso che a quasi due ore dall'apertura delle sezioni elettorali in tutta Italia, a Palermo vi siano alcune persone ancora fuori dai seggi", è il commento di uno degli elettori in attesa di votare nell'istituto Uditore Setti Carraro dove hanno appena aperto i seggi dopo la timbratura delle nuove schede elettorali. I ritardi hanno provocato lunghe code davanti ai seggi.

Poco dopo le 10, la prefettura di Palermo e l'ufficio elettorale del Comune hanno spiegato che le operazioni di voto "si stanno svolgendo regolarmente in tutte le sezioni del capoluogo siciliano". Numerosi seggi hanno aperto con ritardi che in alcuni casi hanno superato le due ore e mezzo a causa delle distribuzione delle nuove schede elettorali ristampate durante la notte. L'errore era stato causato dall'inserimento di alcune sezioni del collegio Palermo 1 nel collegio Palermo 2. "Ritardi ed errori inaccettabili" il commento di Pietro Grasso, presidente del senato e leader di Leu. "Spero non scoraggino la partecipazione dei cittadini".

"Alla scuola Alessi, nel II municipio, le operazioni di voto sono cominciate con oltre un'ora di ritardo, poco dopo le otto, per mancanza dei verbali". È la denuncia del segretario del Pd Roma, Andrea Casu. E aggiunge: "In alcuni seggi del municipio VIII, di Garbatella, mancano le liste affisse". "Questa disorganizzazione senza precedenti - conclude - in concomitanza con la prima votazione in cui si introduce il tagliando anti-frode, sta creando forti disagi ai cittadini, con file molto lunghe e operazioni di voto a rilento".

Le schede elettorali provenienti dall'estero sono tutte giunte in Italia. È quanto conferma il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che passa ora il testimone alla Corte d'Appello di Roma per lo spoglio e lo scrutinio del voto.

"Le complesse operazioni elettorali si sono concluse con successo", ha commentato il Direttore Generale per gli italiani all'estero della Farnesina Luigi Vignali, che era ieri ad accogliere nel pomeriggio un volo speciale dal Venezuela a Fiumicino. "Ringrazio i nostri 200 Uffici all'estero per l'incredibile impegno che ha permesso agli italiani di votare, anche in situazioni di crisi. Mi recherò nei prossimi giorni proprio in Venezuela, per valutare come sostenere concretamente i nostri connazionali in quel Paese" ha aggiunto.