Politica
Elezioni Calabria, Guccione(Pd) ad Affari: “Talarico-Gualtieri profili ideali"
Elezioni Calabria, il Consigliere regionale Guccione (Dem) ad Affari: "Serve un nome che unisca e che sia civico. Talarico-Gualtieri profili ideali"
Elezioni Calabria, Il Pd prova a darsi un candidato. Guccione (Dem): “Talarico-Gualtieri profili ideali"
“La candidatura di Oliverio è divisiva. Non unisce il Partito Democratico e non permetterebbe di fare una coalizione". Parole inequivocabili quelle di Carlo Guccione, Consigliere Regionale e uomo di peso del Pd in Calabria, che, dall’Assemblea nazionale di Bologna parla ad Affaritaliani.it del profilo ideale da candidare per elezioni regionali calabresi del 26 gennaio 2020. "Anche alla luce dei fallimenti che ci sono stati in Calabria, è necessaria una candidatura che ci consenta di ripartire e di unire il Partito Democratico e allargare la coalizione del Centrosinistra che è in difficoltà in Calabria” dice Guccione. “Il profilo da candidare deve essere civico, che ci permetta di interloquire con quel civismo che qualche giorno fa ha riempito Piazza Maggiore a Bologna – spiega - Un candidato da contrapporre a quello del Centrodestra, che in questo momento può apparire forte ma che allo stato dei fatti ancora non esiste”.
È proprio di ieri il passo indietro del giovane editore calabrese Florindo Rubettino che rinuncia alla candidatura di presidente a causa di un “Pd locale dilaniato”. “Ci sono tanti nomi che oggi, la Direzione del partito, insieme al commissario del Pd calabrese sta valutando. Nomi come Giuseppe Gualtieri (ex prefetto) o come Maurizio Talarico, (l’imprenditore che produce le cravatte) – aggiunge Guccione - Ma anche nomi di diverse donne che hanno la possibilità di poter mettere insieme, nel Pd, una coalizione rappresentata da un profilo civico competitivo”. Talarico in effetti è il nome scelto dalla Segreteria nazionale dopo il primo no di qualche giorno fa dello stesso imprenditore. E quando gli viene chiesto del Movimento 5 Stelle, Carlo Guccione è altrettanto chiaro e dice: “I 5 stelle devono spiegare perché stanno col Pd a Roma nel governo, e non possono starci a livello locale. Non si può stare al governo solo per arginare Salvini. Il 5 stelle deve riflettere se non vuole regalare alla Lega le regioni d’Italia”.