Politica
Elezioni, il ritorno del bipolarismo. Merito dei governatori non dei partiti
Al Nord domina il centrodestra, che però non va bene al Sud, dove il Pd avanza ai danni del M5s
Elezioni, il ritorno del bipolarismo. Merito dei governatori non dei partiti
In Italia è tornato il bipolarismo. Lo certificano le elezioni Regionali appena concluse. Il centrodestra domina al Nord ma non sfonda al Sud, dove il centrosinistra avanza. Le vittorie di Zaia e Toti evidenziano - si legge sul Messaggero - una volta di più l'emergere di una questione settentrionale: il centrosinistra non è competitivo nel Nord del Paese. Nemmeno insieme ai 5 Stelle: l'alleanza giallorossa, laboratorio in campo solamente in Liguria, va peggio delle previsioni, e dopo l'insuccesso umbro rimedia un'altra sconfitta pesante. Non solo il distacco tra centrosinistra e centrodestra aumenta rispetto a cinque anni fa, ma si estende anche nel confronto con le Europee, quando la somma tra Pd e alleati da un lato e i 5 Stelle dall'altro si avvicinava all'alleanza di centrodestra. Se non è la pietra tombale su un'alleanza elettorale, è comunque un insuccesso che riaprirà il dibattito interno ai due partiti.
Nel Sud, invece, - prosegue il Messaggero - il centrosinistra vince affidandosi ai suoi amministratori: Vincenzo De Luca ha triplicato i voti di Stefano Caldoro nella terza riedizione del loro confronto, dopo il 2010 e il 2015, mentre in Puglia Michele Emiliano si esibisce in una prova muscolare notevole, ribaltando una sfida che sulla carta vedeva il centrodestra molto avanti. Queste vittorie sono un successo importante per il Partito Democratico, ma il traino sono proprio i due governatori. La vittoria del centrosinistra al Sud è significativa perché proprio il Mezzogiorno era stato in questi anni la roccaforte dei 5 Stelle, i quali sono stati prosciugati sia da De Luca sia da Emiliano: il grande risultato dei due governatori è dovuto a un consenso trasversale, tra 5 Stelle e centrodestra.