Politica

Emilia Romagna, Delrio avverte il M5s: “Se si perde ci saranno dei problemi”

Pd, Delrio: "Dobbiamo sciogliere nodi più incisivi del nome del partito"

Emilia Romagna, Delrio: "Vinciamo ma se si perde non cade governo"

E' fiducioso nel successo elettorale in Emilia Romagna il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, anche grazie all'apporto delle Sardine il cui effetto "potrebbe rivelarsi decisivo per la vittoria di Stefano Bonaccini". "Sono certo - dice in una intervista al Corriere della Sera - che l'effetto di questa straordinaria partecipazione, che va avanti ormai da due mesi, si vedra' forte e chiaro nella vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna, domenica prossima". Ma cosa succede se si perde? "Guardi, a me non va proprio di fare la parte dell'ipocrita, la figura di quello che dice che se perdiamo in Emilia-Romagna sara' tutto come prima. Perche' non e' cosi'. Certo, il voto e' comunque locale e non nazionale, si vota sul rinnovo dei vertici di una Regione e non dell'intero Paese. Ma non possiamo nasconderci: se si perde ci saranno problemi". Delrio ribadisce che "Bonaccini vincera', tutti gli indicatori ci dicono che domenica festeggeremo. Ma se dovessimo perdere, ci sarebbero ovviamente tantissime ripercussioni su tutti i fronti. Non cadra' il governo ma non potremmo certo far finta di nulla". 

Emilia-Romagna, Delrio: "Problemi in caso di sconfitta"

"Le Sardine si stanno dimostrando un grandevalore aggiunto per tutti noi. C'è gente nuova che si sta avvicinando alla politica e lo sta facendo grazie a questi ragazzi. Mi lasci dire che non ci sono solo le facce nuove; queste piazze stanno facendoriscoprire la voglia di partecipare a tanti che l'avevano persa". Cosìil capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, in un'intervista al'Corriere della Sera'. Quanto può valere l''effetto Sardine' sul voto didomenica prossima? "Penso che potrebbe rivelarsi decisivo per lavittoria di Stefano Bonaccini", ha aggiunto.

E poi: "Sono certo chel'effetto di questa straordinaria partecipazione, che va avanti ormai dadue mesi, si vedrà forte e chiaro nella vittoria del centrosinistra inEmilia-Romagna, domenica prossima". Che cosa succede se perdete?"Guardi, a me non va proprio di fare la parte dell’ipocrita, la figuradi quello che dice che se perdiamo in Emilia-Romagna sarà tutto comeprima. Perché non è così. Certo, il voto è comunque locale e nonnazionale, si vota sul rinnovo dei vertici di una Regione e nondell'intero Paese. Ma non possiamo nasconderci: se si perde ci sarannoproblemi", ha chiarito Delrio.

Ripercussioni sul governo? "Innanzitutto ribadisco che secondo me Bonaccini vincerà, tutti gli indicatori ci dicono che domenica festeggeremo. Ma se dovessimo perdere, ci sarebbero ovviamente tantissime ripercussioni su tutti i fronti. Non cadrà il governo ma non potremmo di certo far finta di nulla", ha sottolineato il capogruppo dem a Montecitorio. A suo dire, "i problemi che abbiamo di fronte non modificano le propria entità se vinciamo. Abbiamo davanti a noi sacche robuste di debolezza economica, dati che ci certificano una crescita ancora scarsa, quelle crisi aziendali che sono sotto gli occhi di tutti. Senza tacere di una nuova situazione internazionale che richiede un maggior protagonismo dell'Italia e dell'Europa. Ce la faremo ma in nessun caso possiamo permetterci analisi autoassolutorie".

Alla domanda se teme le tensioni interne ai M5S, Delrio ha replicato: "Non mi nascondo neanche qui. Sì, le temo. Quando il partito di maggioranza relativa in Parlamento è attraversato da così tante tensioni, le ricadute sull'intero assetto ci sono, eccome. Vale per i M5S e anche per altri partiti della maggioranza".

Pd, Delrio: Dobbiamo sciogliere nodi più incisivi del nome del partito

"Sono affezionato al nome 'Partito democratico'. Ma se dovessimo alla fine decidere di cambiarlo, non mi impiccherei di certo". Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, in un'intervista al 'Corriere della Sera'. "Abbiamo da sciogliere dei nodi decisamente più incisivi del nome del partito. In un momento in cui vedo tornare di moda il mito dello sfrenato statalismo penso che dobbiamo trovare una terza via contemporanea che rafforzi le comunità, dalla famiglia all'ente locale. Senza una società forte, Stato e mercato non saranno in grado di dare risposte vere alle persone", ha aggiunto.