Fassina ad Affaritaliani.it: “Renzi attua l’agenda di Berlusconi”

Stefano Fassina, deputato ex Pd e uno dei leader della nuova formazione di sinistra, con un'intervista ad Affaritaliani.it, spiega perché il Partito democratico stia subendo un forte calo dei consensi secondo quanto risulta dagli ultimi sondaggi. L'ex viceministro dell'Economia attacca Renzi, reo di attuare un'agenda "berlusconiana"

Massimo D'Alema si è scagliato contro Renzi accusandolo di sputare sul passato. Poi ha citato alcuni sondaggi che evidenziano un forte calo del Pd. Lei a che cosa imputa questa perdita di voti?
"Va attribuito allo spostamento a destra del Pd. Il processo non è nuovo ed è incominciato dopo il jobs act, poi c'è stato il crollo della partecipazioni alle elezioni in Emilia Romagna ed è continuato con l'intervento sulla scuola ed è proseguito con le amministrative del 31 maggio. Il Pd è un partito che risponde sempre di più ai poteri forti e ha assunto  una linea liberista seguendo pedissequamente la Merkel. E' evidente che una parte significativa del Pd non lo segue più: non a caso alcuni di noi hanno scelto di stare col popolo democratico e non col Pd di Renzi".

A che punto è la costruzione del nuovo partito di sinistra?
"In queste settimane siamo andati avanti con tante iniziative come la costruzione di comitati locali per arrivare in autunno a un appuntamento unitario in modo da presentarci alle Amministrative del 2016".

Potreste allearvi anche col Pd?
"Il partito al quale lavoriamo è alternativo al Pd di Renzi. Poi in alcuni casi, a livello locale, ci possono essere convergenze".

Avete pensato già a un nome col quale vi presenterete?
"Non ancora. Ora abbiamo tanti uomini e donne che hanno lasciato il Pd e che incontriamo per dare vita a un partito che dia rappresentanza ai lavoratori, alle piccole imprese e a chi non ce la fa ad arrivare alla quarta settimana".

Lei crede che alcuni esponenti della minoranza Pd possano mollare Renzi e sposare il vostro progetto?
"Ciascuno farà le valutazioni che crede. Mi pare evidente che la scissione l'hanno già fatta gli elettori e una parte dei militanti. Questo è il dato politico da tenere presente. Mi sembra sempre più evidente che il Pd sia ricollocato sul versante degli interessi più forti e sempre più attuatore dell'agenda berlusconiana: dal lavoro, alla a scuola e adesso anche sulle tasse. Il Pd, con la sua visione liberista, sta tentando di attrarre a sé le persone che un tempo si rivolgevano a Berlusconi e che ora sono orfani".

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)