Politica

Fioramonti,Italia Viva va all'attacco.La preoccupazione del mondo della scuola

Mentre Italia Viva pare all’opposizione allineandosi ai commenti negativi di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, sul caso delle dimissioni del ministro Lorenzo Fioramonti la reazione del mondo della scuola è di sconcerto e preoccupazione per il futuro. Le associazioni sindacali che lo avevano incontrato prima di Natale per il rinnovo del contratto degli insegnanti si aspettavano di incontrare il titolare di viale Trastevere il 7 gennaio in occasione del primo tavolo di confronto sullo svolgimento dei concorsi, visto che il Dl scuola ne prevede due, uno ordinario e uno straordinario, per 50 mila docenti della scuola secondaria.

L'amarezza dei sindacati del settore viene espressa in modo lapidario da Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti: "Le dimissioni del ministro confermano che in Italia i Governi non ritengono strategiche istruzione e ricerca. Le banche sono un settore in difficoltà, ma il loro contratto prevede per i dipendenti 190 euro a regime, contro gli 80 disponibili per quelli della scuola. Ogni commento è superfluo".

Preoccupati dalle dimissioni i presidi dell'Anp: "ci preoccupano per l'inevitabile incertezza che si abbatte sul mondo della scuola e, soprattutto, per le ragioni delle dimissioni legate al mancato reperimento dei fondi necessari all'istruzione ed alla ricerca", afferma il presidente dell'Associazione, Antonello Giannelli che in attesa della nomina del nuovo ministro ha ringraziato Fioramonti "per l'impegno profuso durante il mandato, è stato un interlocutore sensibile e partecipe; questo suo gesto dimostra coerenza ma rende evidente la scarsa considerazione della politica per la scuola; nei nostri incontri, Fioramonti si è dimostrato consapevole delle difficoltà vissute dai dirigenti scolastici, dai docenti e dal personale Ata".

Secondo Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola, Università e Ricerca, "le dimissioni annunciate dal ministro Fioramonti possono invece aprire una fase estremamente rischiosa, per ragioni diverse che andrebbero da tutti attentamente considerate". + quanto mai necessario, ha aggiunto la sindacalista, che "sia l'intero governo, e in prima persona il presidente del consiglio, ad assumersi la responsabilità di garantire a scuola, università e ricerca una guida all'altezza delle emergenze e della sfide". Mentre gli studenti di Link giudicano le dimissioni "un segnale forte", il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, commentando le ragioni del gesto del ministro, ha detto che "spetta ora al presidente del Consiglio chiarire la posizione del governo in materia di risorse per l'istruzione e la ricerca. Altrimenti, il rischio è che qualunque ministro che seguirà non potrà fare a meno di seguire le orme di Fioramonti".

“Questo governo perde i ministri come le foglie d’autunno di un albero”. il laconico commento del deputato di Italia Viva Giacomo Portas. La ministra per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, in quota Iv, ha scritto di trovare “stucchevole che chi professi coraggio agli elettori poi scappi dalle responsabilità politiche. Se hai coraggio, non scappi. Se condividi davvero una battaglia, non scappi, ma mangi sale quando devi e porti avanti un progetto (ammesso che lo si abbia mai realmente condiviso)”.