Politica

Forza Italia implode. Chi va con Salvini, chi con Toti, chi col Pd. I nomi

Di Alberto Maggi

Forza Italia, Berlusconi riesce (per ora) ad arginare la diaspora. Inside

Il blitz di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, con la nascita di Coraggio Italia (clicca qui per leggere l'intervista al presidente della Regione Liguria), ha letteralmente terremotato Forza Italia. Nella giornata di ieri, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Silvio Berlusconi, le cui condizioni di salute restano preoccupanti, si è messo al telefono per qualche ora cercando di fermare emorragia azzurra. In particolare, l'ex Cavaliere avrebbe parlato sia con chi ha già aderito alla nuova formazione politica di Toti e Brugnaro, cercando di convincerli a restare (come è ad esempio il caso di Fucsia Fitzgerald Nissoli, che ha annunciato di rimanere 'per ora' in Forza Italia), sia con coloro che sarebbe dubbiosi e in procinto di entrare in Coraggio Italia.

Ancora una volta, sottolineano fonti parlamentari, è dovuto intervenire Berlusconi per frenare lo smottamento in atto e, è opinione diffusa tra deputati e senatori non solo del Centrodestra, che finché l'ex Cavaliere potrà utilizzare la sua moral suasion, a parte i parlamentari già usciti, non dovrebbero esserci altri grossi scossoni, se non ovviamente polemiche e tensioni come quelle di ieri che hanno fatto saltare il vertice tra i leader sulle candidature alle elezioni comunali di ottobre.

Qualora Berlusconi, però, non fosse più nelle condizioni di intervenire direttamente e di esercitare la sua influenza su deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri azzurri - spiegano fonti di Centrodestra - i rumor insistenti che circolano nel Palazzo parlano di un vero e proprio terremoto politico nella galassia dell'ex presidente del Consiglio.

Alcuni andrebbero direttamente in Coraggio Italia di del Governatore ligure e del sindaco di Venezia e il nome principale che viene fatto insistentemente è quello della ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. La Forza Italia ufficiale, con lo storico simbolo, e guidata dalla senatrice Licia Ronzulli e dal vicepresidente e coordinatore nazionale Antonio Tajani - stando sempre alle indiscrezioni - diventerebbe insieme a circa il 40-50% degli attuali parlamentari rimasti una sorta di costola della Lega di Matteo Salvini. Ufficialmente sarebbe una federazione con il Carroccio, grazie al lavoro in particolare del ministro moderato e filo-Ue Giancarlo Giorgetti, ma, di fatto, Salvini garantirebbe un futuro politico ai forzisti di destra.

Ci sarebbe poi una pattuglia di deputati e senatori pronta a passare con Fratelli d'Italia, non però gli ex Alleanza Nazionale come Maurizio Gasparri, bensì chi proviene da culture politiche diverse che, come ad esempio Elisabetta Gardini, Guido Crosetto e Raffaele Fitto, ha trovato spazio nel partito di Giorgia Meloni. Il ragionamento che fanno in FdI per chi in passato ha militato in An è: 'perché adesso e non prima?'.

Infine, circa il 20-25% degli attuali gruppi parlamentari - sempre secondo le voci insistenti - andrebbe verso il Partito Democratico. In particolare continua a circolare con forza nei Palazzi romani il rumor scritto per primo da Affaritaliani.it (clicca qui per leggere l'articolo) secondo il quale la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini starebbe formando una corrente azzurra di sinistra pronta, quando verrà il momento, a lasciare il Centrodestra per spostarsi verso il Pd. Con la Gelmini, ci sarebbe quasi certamente anche il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta

Da registrare la smentita di Gelmini di un'imminente uscita verso Coraggio Italia. "Io fuori da Forza Italia? Non escludo che qualcuno lo auspichi da tempo, ma questo qualcuno rimarrà ancora una volta deluso. Leggo su qualche quotidiano ricostruzioni fantasiose, quelle sì eterodirette, e lontane anni luce dalla realtà dei fatti. Io sono in FI, ne faccio parte convintamente, e le mie battaglie politiche le porto avanti con determinazione nel partito e per il partito. Se qualcuno tenta di copiare Forza Italia, puntando al centro, vuol dire che noi dobbiamo accentuare e rimarcare i nostri valori moderati, europeisti, liberali". Lo dice, interpellata telefonicamente dall'ANSA, la ministra Gelmini.