Politica
Giorgetti: "Salvini non aiuta i giallorossi ma il Paese. Incertezza dannosa"
Dopo aver scoperto che il premier Conte e il Movimento Cinquestelle, che è la forza più importante della coalizione, “sono all’oscuro delle decisioni prese dal ministro dell’Economia”, il piddino Gualtieri, “su questioni di fondamentale importanza come il Fondo Salva-Stati o il crack dell’istituto pugliese”, in un intervista a Libero Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, sostiene che “a questo punto i casi sono due: o il premier sfiducia il suo ministro dell’Economia, oppure si dimette lui”. Ma siccome è certo che non farà una cosa né l’altra, “gli diamo una mano noi – aggiunge – a evitare il fallimento e affrancarsi dai ricatti di parte del suo stesso esecutivo: facciamo le cose indispensabili per non andare a gambe all’aria e poi si vota”.
Secondo Giorgetti, però, questa non è una proposta surrettizia per entrare al governo e chiarisce: “Non se ne parla, non cerchiamo poltrone né vogliamo mettere la faccia sui disastri altrui”. E sottolinea che a Salvini certo “non conviene” correre in soccorso dell’esecutivo, però lui “corre in soccorso del Paese e non dell’esecutivo” precisa. Ovvero, secondo l’ex sottosegretario a Palazzo Chigi, “fa una mossa nell’interesse nazionale, non del partito, che stando all’opposizione di questa banda di improvvisati non fa che aumentare consensi”.
Il numero due della Lega, l’uomo delle relazioni con il gotha internazionale e dei conti la vede insomma ancora più grigia dello stesso Salvini. Perché, di fatto, c’è anche lui dietro il cambio di strategia politica dell’ex ministro dell’Interno, che dall’opposizione sulle barricate è passato alla mano tesa alla maggioranza. “A questo punto – analizza Giorgetti – la situazione è disperata, bisogna intervenire con urgenza, l’Italia è sull’orlo del tracollo. Il governo giallorosso si è insediato, negando le urne agli italiani, con la scusa che serviva un esecutivo di emergenza nazionale, ma non ha fatto che sommare problemi nuovi a problemi vecchi, aprendo vari fronti” con il risultato che “ha portato il Paese in condizioni drammatiche”.
Tanto più, aggiunge Giorgetti, che Conte “governa minacciando chi lo sostiene: fate come dico io e ci chiede l’Europa, che almeno stiamo qui altri tre anni, perché altrimenti Salvini arriva subito”. Ma ci sono chance nella proposta della mano tesa della Lega? “C’è una possibilità su venti che i giallorossi accettino la nostra proposta, perché pensano solo a tirare a campare”, dice Giorgetti, che poi annota: “Non so però quanto ancora questa classe politica potrà restare sorda rispetto alle richieste e alla rabbia del Paese”.
Quanto a Salvini e alla Lega, sottolinea, “Noi non facciamo che raccogliere il grido di disperazione degli italiani e chiedere una cosa ovvia: rassettare il possibile e poi andare al voto”. Per poi puntualizzare: in realtà, andare al voto “conviene a tutti, perché Pd, M5s e Italia Viva stanno facendo una pessima figura, e in più hanno l’aggravante di aver fatto un blitz, non concedendo il ritorno alle urne dopo la crisi di agosto, che sarebbe stata la cosa più naturale. Più tirano in lungo questa situazione, più voti perderanno, lo sanno benissimo. Io credo che tutti vogliano far cadere il governo ma nessuno vuole prendersene la responsabilità”.