Politica
Giuli quasi dottore, l'ultimo 30 tra le proteste del collettivo di sinistra: "Noi lo bocciamo, per il suo passato"
Il docente che ha interrogato il ministro: "L'esame è stato limpido, le domande difficili, puntuali e lui ha risposto con grande competenza". La Laurea è in programma a gennaio
Giuli, l'ultimo esame in università tra le proteste. Alcuni studenti di sinistra non gli perdonano il suo passato...
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli non sta certo attraversando un periodo tranquillo, catapultato sulla prestigiosa poltrona in fretta e furia per sostituire Sangiuliano dopo lo scandalo legato alla ex amante Boccia, ha dovuto subito organizzare il G7 ma nel frattempo anche studiare. Giuli, infatti, ha sostenuto questa mattina il suo ultimo esame in università e a gennaio diventerà Dottore. Arrivato alla Sapienza per sostenere il suo ultimo esame in Filosofia, il ministro della Cultura è stato accolto dalla contestazione di alcuni studenti del collettivo "Cambiare rotta", che hanno affisso - riporta Il Messaggero - uno striscione con la scritta "Il ministro lo bocciamo noi, è un insulto che proprio in questa facoltà, dove due studenti antifascisti sono stati uccisi, venga un ministro della Cultura con radici storiche e politiche legate a Meridiano Zero", ha detto al megafono un manifestante e lo riporta l'Ansa.
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Un fatto, questo, che non ha però influenzato la sua prova, conclusasi con il massimo dei voti. "Il ministro era preparatissimo ma abbiamo anticipato per motivi di ordine pubblico l'esame alle 8, è stato una trentina di minuti e non posso che fargli i complimenti". A dirlo è il professore Gaetano Lettieri, con cui Giuli - prosegue Il Messaggero - ha svolto la prova orale di Teoria delle dottrine teologiche stamattina nella sede di Lettere e Filosofia dell'università Sapienza di Roma. "Ha preso 30 - ha aggiunto Lettieri -. Non è stato un esame a porte chiuse, ci sono stati dei poliziotti per ovvi motivi di sicurezza, la porta era aperta, l'esame è stato limpido, le domande difficili, puntuali e Alessandro Giuli ha risposto con grande competenza e non c'è stato alcun cedimento o timore di fronte a un ministro della Cultura, era uno studente come tutti gli altri".