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Giustizia, Mattarella: "L'essenza della magistratura è l'indipendenza"

di redazione politica

Il capo dello Stato alla Scuola Superiore della Magistratura di Castel Capuano a Napoli: "E' importante prevenire ogni forma di malcostume interno"

Magistratura, Sergio Mattarella: "Importante prevenire ogni forma di malcostume interno"

"L’essenza dell’indipendenza della magistratura è patrimonio irrinunziabile dello Stato di diritto e della nostra democrazia costituzionale". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione delle sede della Scuola Superiore della Magistratura a Castel Capuano a Napoli e di presentazione dell'anno formativo 2023. L'iniziativa è stata aperta dagli interventi del presidente della Scuola, Giorgio Lattanzi, del vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli e del ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Il capo dello Stato ha messo l'accento proprio sul tema, delicato, dell'indipendenza della giustizia: "Le responsabilità individuali vanno giudicate con precisione e senza alcun condizionamento, avendo sempre cura di muoversi nell’ambito della competenza funzionale attribuita alla magistratura, che consiste nella risoluzione delle controversie e nell’accertamento dei reati".

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"È indispensabile - ha proseguito Mattarella - che il processo, sia civile che penale, divenga strumento più agile e moderno per perseguire adeguatamente gli obiettivi per i quali è predisposto. Occorre che governo e parlamento, magistratura e avvocatura, si impegnino per conseguire questo risultato". A questo proposito, il capo del Quirinale ha ricordato l'articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che "richiama il diritto di ogni persona ad avere un giudizio pubblico da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge”.

"La magistratura - ha sottolineato infine il presidente - ha dimostrato, anche recentemente, di essere capace di agire - con determinazione e senza timidezza - nei confronti dei magistrati ritenuti responsabili di gravi reati nell’esercizio delle funzioni. Va doverosamente ricordato quanto sarebbe preferibile prevenire ogni forma di malcostume interno, attraverso un più attento esercizio dei compiti di vigilanza, evitando grave discredito che potrebbe ricadere sull’ordine giudiziario e far dubitare dell’integrale espletamento dei doveri d’istituto".