Politica

Governo Meloni: a Centinaio (Lega) un ministero-chiave per il Pnrr

Di Giuseppe Vatinno

Centinaio è stato già ministro dell’Agricoltura (poi anche del Turismo) e sottosegretario nello stesso dicastero uscente dell’attuale esecutivo Draghi

Governo, il leghista Centinaio pronto per entrare nella squadra 

Nel totoministri che impazza regolarmente prima della formazione del governo ci sono alcuni dicasteri che sono meno in luce rispetto a quelli considerati principali come Difesa, Esteri, Sviluppo Economico, Finanza, Interni. Due di questi sono legati alla Natura, possiamo dire così, e cioè quello dell’Ambiente e quello dell’Agricoltura ma sono fondamentali per una nazione.

In realtà il PNRR ha trasformato il “valore” dei dicasteri stessi, pensiamo solo al fatto che la Transizione Ecologica, come si chiama adesso, vale almeno 57 miliardi di fondi aggiuntivi, senza considerare tutto il flusso monetario tradizionale sui Cambiamenti climatici. Si tratta del primo investimento in termini percentuali (30%) ed è un segnale che ha voluto dare Bruxelles ai Paesi membri. L’Agricoltura invece dovrà invece gestire 5 miliardi di PNRR che è comunque una cifra interessante e che permette di avviare piani strutturali.

Gian Marco Centinaio (Lega) è stato già ministro dell’Agricoltura (poi anche del Turismo) nel Conte 1, il cosiddetto governo giallo – verde, e poi è anche sottosegretario nello stesso dicastero uscente dell’attuale esecutivo Draghi quindi una persona che ha indubbiamente accumulato un sapere pratico sul funzionamento della complessa macchina ministeriale e delle tematiche specifiche in particolare. Oltretutto, Centinaio, dal punto di vista puramente elettorale, ha vinto nell’uninominale di Pavia con il 55% dei voti che già di per sé è un ottimo risultato, soprattutto considerando la vocazione agricola di quelle zone e potrebbe essere “premiato” per questo risultato. Centinaio è laureato in scienze politiche e a Pavia ha fatto sia l’assessore alla cultura che il vicesindaco, prima di diventare senatore. Raggiunto da affaritaliani.it non si è svoluto sbilanciare dicendo di non sapere ancora nulla ma è ovvio che la sua candidatura c’è ed è anche forte.

Si consideri che anche sull’Ambiente la partita potrebbe interessarlo visto che i due settori sono abbastanza contigui. Infatti in passato il ministero dell’Agricoltura è stato anche appannaggio dei Verdi e molte problematiche sono comuni, si pensi solo ai Cambiamenti climatici che non è solo un’emergenza mondiale ambientale in sé ma anche un profondo impatto sull’agricoltura e nello specifico per l’Italia nel problema della siccità per cui diverse regioni stanno chiedendo lo stato di calamità nazionale. Si consideri che la sua sostituta all’Agricoltura Teresa Bellanova, fu un vero disastro e questo mise ancora più in luce -per confronto diretto- l’azione del passato ministro. Anche nell’ambiente del Turismo Centinaio ha lasciato un buon ricordo soprattutto per le competenze tecnico – amministrative che dovendo gestire la ripresa economica post epidemia e il PNRR non è poco.