Politica
Governo, Borghi: “Lega voti contro il dl”. Nel Carroccio cresce l’insofferenza
Borghi (Lega) all'attacco del governo sulle chiusure anti-Covid. Salvini: "Lavoro con Draghi per riaprire"
A un mese e mezzo dall'insediamento del governo di Mario Draghi emergono i primi conflitti nella maggioranza. Per il deputato leghista Claudio Borghi, il suo partito dovrebbe votare contro il decreto se non prevede aperture nelle regioni con i contagi 'sotto controllo': "Tutto è demandato ai tecnici, nelle cui cabine di regia non si raggiunge nemmeno l'unanimità" afferma in un'intervista a Repubblica. "Vorrei che la decisione fosse politica. I numeri alla base delle decisioni non sono univoci - spiega - i cittadini hanno eletto me come loro rappresentante e quindi provvedimenti così rilevanti devono passare attraverso il Parlamento".
Borghi dice di non essere il solo a contestare l'Rt: "Il professor Antonello Maruotti, ordinario di statistica a Roma, contesta il metodo di calcolo. Perche' non trova ascolto? Vedo che nei talk spopola Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe che e' un noto gastroenterologo. Nulla contro la categoria, che anzi mi cura la mia ernia iatale, ma perche' devono parlare solo i 'chiusuristi'?". La cosa migliore per Borghi "sarebbe spazzare via la cabina di regia per riportare la decisione nelle commissioni parlamentari. E' formata da tecnici del Ministero della salute e delle regioni. Non c'e' neanche un deputato". Anche a Montecitorio e' pieno di 'chiusuristi' "ma almeno gli elettori saprebbero chi e' veramente contrario". Borghi non e' deluso da Draghi "pero' aveva esordito ribadendo la centralita' delle Camere. Invece per ora fa ancora un po' come Conte. Ci sono studi secondo i quali non e' vero che i ristoranti aperti producono piu' contagi. Sarebbe bello poterne discutere". Salvini "ha detto una cosa di buonsenso politico, cioe' che e' impensabile protrarre cosi' a lungo le chiusure". I contagi "salgono anche con le chiusure, magari - aggiunge - le restrizioni sono parte del problema".
Anche il leader del Carroccio Matteo Salvini in un videomessaggio ribadisce che "la Lega lavora con e per Draghi, l'obiettivo e' riaprire dopo Pasqua le attivita' nelle citta' italiane fuori dall'emergenza". L'obiettivo per Salvini "e' offrire agli italiani tre risultati: cure, vaccini, terapie domiciliari, se serve producendo anche vaccini in Italia, i rimborsi economici alle famiglie e imprese rapidi ed efficaci. E dopo Pasqua nelle citta' italiane con la situazione sanitaria sotto controllo, un piano di riaperture e di ritorno alla vita. Salute e lavoro posso, anzi devono camminare insieme". Fonti della Lega riferiscono poi che non sia da dare per scontata la chiusura dell'Italia per tutto aprile perche' ogni decisione sara' presa "valutando i dati". Le notizie delle ultime ore "sono positive: non si da' per scontata l'inesorabile chiusura dell'Italia per tutto aprile, ma si valuteranno i dati", osservano le stesse fonti.