Politica
Governo, Davi ad Affari: "Se toccano il decreto sicurezza finisce dopo 3 mesi"

Klaus Davi, imprenditore della comunicazione, è anche opinionista in forze a Mediaset oltre che consigliere comunale nel comune di San Luca. Lo abbiamo sentito in merito al nuovo governo.
Allora si fa o non si fa questo governo?
"Sono stato tra i primi a schierarmi per il voto proprio parlando con Affari Italiani. Ho detto che una operazione di palazzo sarebbe stata percepita come un ‘colpo di stato’ . Ora che è sempre a tutt’oggi in discussione e che la gente è palesemente contro qualcuno che mi ha criticato dovra ricredersi...".
Klaus Davi
Ora cosa pensa?
"Che è un governo perdente e impopolare, ma si farà. E Zingaretti lo sa benissimo, visto che l’ha subito. Ma non mi piace neanche gufare e augurarmi il peggio. Per cui visto che probabilmente ci sarà spero che porti a casa dei risultati buoni. Ma sarà molto dura".
Suggerimenti?
"Deve essere politico non tecnico. La risposta dei tecnici nell’era della democrazia digitale appare come la tipica provocazione arrogante ed elitaria. Il tecnico è il prodotto di una stagione che ha alimentato il populismo e la stagione dell’odio verso le istituzioni. Se si deve andare ‘contro il popolo’ allora almeno con gente che si è misurata e candidata, almeno ha raccolto qualche voto…".
Nomi?
"Minniti in primis. Non è popolare, appare (ma non lo è) supponente e didascalico quando va in tv, ha una immagine molto dark, ma è competente come pochi e soprattutto sa fare il ministro degli interni. Poi stimo Maurizio Martina, Roberta Pinotti. La De Michelis è una secchiona . Tra i cinque stelle, essendo consigliere comunale a San Luca, ho apprezzato il lavoro di Barbara Lezzi. Ho forte stima di Sergio Costa. e della sua competenza e capacità tecnica. mi piacerebbe venisse in Calabria perché li i problemi ambientali sono completamente sottovalutati . Tria alla fine ha fatto bene. Mi sono piaciuti anche Laura Castelli e Vincenzo Spadafora".
Di Maio?
"Escluderlo mi sembra stupido. Ha ancora un fortissimo consenso territoriale".
Come vede Conte?
"Un grave errore non aver cambiato il premier, a mio avviso. Ma vedo che la sua popolarità cresce, quindi forse sbaglio io".
Primi provvedimenti?
"Se iniziano con la modifica decreto sicurezza e’ la fine. Al primo episodio di cronaca cruento, percepito come consequenziale rispetto a un provvedimento legislativo del nuovo governo, a torto o a ragione, partirà la canea…".
E allora?
"Pensino all’economia. Di operai parla sono Landini. Di sud nessuno. Inizino veramente dalle periferie senza penalizzare le imprese".
Già le imprese…
"I politici non hanno capito che senza le imprese chiude tutto. Spero che non facciano cazzate. Sennò sono guai".