Governo Lega-M5S ministri: nomi del governo Lega-M5S. Ministri, ecco chi sono
Governo Lega-M5S, così si è evitata la rottura in Zona Cesarini. Di Maio ha provato a fare il premier
Governo Lega-M5S. Rottura sfiorata in Zona Cesarini. Dopo "l'accordo fatto" di domenica, proprio sul nome dell'economista Giuseppe Conte e annunciato a Fiumicino da Matteo Salvini, lunedì mattina l'intesa Lega-M5S ha seriamente rischiato di saltare. Luigi Di Maio, spinto da molti parlamentari grillini e soprattutto da Davide Casaleggio, ha cercato di forzare la mano offrendo un ministero in più al Carroccio per ottenere l'ok di Matteo Salvini sul suo nome a Palazzo Chigi, come riferito ad Affaritaliani.it da fonti qualificate. Ma per il segretario leghista sarebbe stata una (quasi) capitolazione.
Di fatto, la Lega sarebbe diventata la spalla dell'esecutivo a guida grillina. Telefonate continue sull'asse Roma (dove Salvini era presente da domenica)-Milano (dove Giancarlo Giorgetti è rimasto fino all'ora di pranzo per poi prendere un volo per la Capitale insieme al capogruppo al Senato Gian Marco Centinaio). Bocche cucite con i cronisti fino alla salita al Quirinale e poi nuovo vertice Salvini-Di Maio nel primo pomeriggio, dopo il faccia a faccia del leader leghista con Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia resta fuori), e in quell'occasione il Carroccio ha strappato il passo indietro del capo politico dei pentastellati. Si torna quindi a Giuseppe Conte, ovvero la decisione di domenica, e rientra la richiesta di Di Maio presidente del Consiglio. "1 a 0 per noi", spiega un parlamentare leghista di lungo corso.
GOVERNO LEGA-M5S MINISTRI. Matteo Salvini confermato ministro dell'Interno per avere mani libere sull'emergenza sicurezza e sulla questione dei migranti. Mentre Luigi Di Maio sarà a capo di un superministero che accorperà Sviluppo Economico e Welfare/Lavoro e si occuperà del dossier Ilva e della riforma della legge Fornero, oltre che del reddito di cittadinanza. Entrambi saranno quasi certamente anche vicepremier di Giuseppe Conte. Già domani, martedì potrebbe decidere di conferire l'incarico al professore ordinario di Diritto privato a Firenze, già inserito da Di Maio nella squadra di governo dei 5 Stelle come possibile ministro della Pubblica Amministrazione e poi "promosso" alla carica di presidente del Consiglio.
Agli Esteri dovrebbe andare Giampiero Massolo, ambasciatore esperto anche di servizi segreti e da due anni presidente di Fincantieri. All'Economia potrebbe essere proposto Paolo Savona, economista già presente nel governo Ciampi e gradito alla Lega (leggi qui). Mentre alla Difesa Di Maio punterebbe su Riccardo Fraccaro, deputato 5 Stelle e questore anziano in prima linea contro i vitalizi, il cui nome però è in partita anche per il ministero della Semplificazione. In pole position alla Cultura c'è Vincenzo Spadafora, già Garante dell'infanzia e adolescenza e nello staff di Francesco Rutelli quando era ministro della Cultura, dal 2016 braccio destro di Di Maio. In corsa anche Emilio Carelli. Alla Giustizia il M5S vuole Alfonso Bonafede. Ma è più probabile che la spunterà la leghista Giulia Bongiorno, avvocato penalista già eletta con An. La Lega punta anche al ministero delle Politiche Agricole e propone Nicola Molteni, presidente della Commissione speciale della Camera.
Il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti, vera mente di via Bellerio, sarà sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. All'Ambiente Simona Bordonali della Lega (ex assessore regionale in Lombardia). Anche la guida del ministero della Sanità andrà al Carroccio quasi certamente con Lorenzo Fontana. Istruzione ai 5 Stelle, ma il nome non è stato ancora deciso. Instratutture-Trasporti per la Lega, in corsa due nomi: Armando Siri e Giuseppe Bonomi. Al ministero del Turismo e degli Affari Regionali il capogruppo della Lega al Senato Gianmarco Centinaio. Il partito di Salvini, infine, avrà anche (ma il nome non c'è ancora) il nuovo dicastero Famiglia e Disabilità e le Politiche Ue (rapporti con l'Europa).