Politica
Governo, "Meno sussidi, più lavoro e...". Su Affari le priorità dei renziani
Verifica di governo il 7 gennaio, parla Ettore Rosato (Italia Viva)
"Lavoriamo per dare una scossa all’economia italiana. La nostra prima priorità è far ripartire la crescita. Meno sussidi, più lavoro. La ricetta è sbloccare i 120 miliardi di investimenti fermi, abbassare le tasse, combattere l’evasione fiscale e sburocratizzare per cittadini e imprese". Con queste parole Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, spiega ad Affaritaliani.it quali sono le priorità della formazione politica fondata da Matteo Renzi in vista della verifica di governo del prossimo 7 gennaio.
IL GOVERNO VERSO LA VERIFICA DEL 7 GENNAIO - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è al lavoro in vista dell'annunciata verifica di gennaio. Un'occasione che nelle intenzioni del premier dovrebbe servire a ridare linfa all'azione del suo esecutivo. Tra i nodi che il capo del governo dovrà sciogliere c'è, prima di tutto, quello relativo alla riforma della prescrizione, con un vertice sulla giustizia già previsto per il prossimo 7 gennaio. Un appuntamento importante - scrive l'Agenzia Nova - perché sull'argomento Movimento cinque stelle, Partito democratico ed Italia viva hanno visioni decisamente contrastanti. C'è, poi, la questione dell'eventuale revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia: sul punto, Conte è sì in sintonia con il M5s quando parla di "nessuno sconto" per la società, ma si scontra con l'atteggiamento dei renziani secondo cui - per dirla con il capogruppo a Montecitorio, Maria Elena Boschi - "dobbiamo evitare di diventare una barzelletta perché nessuno investe in un Paese in cui si cambiano le regole in corsa". Ci si attende dal premier anche un'accelerazione su alcuni dossier delicati come, ad esempio, quello dell'ex Ilva di Taranto. Senza dimenticare, naturalmente, le possibili conseguenze politiche del voto in Emilia-Romagna e Calabria del 26 gennaio. Un'agenda dunque fitta di eventi e di trappole, al termine della quale Conte potrà forse cominciare quella maratona anticipata nella tradizionale conferenza stampa di fine anno. "Dopo questo mio intenso coinvolgimento, non vedo un futuro senza politica", afferma il diretto interessato in un colloquio con "la Repubblica", e aggiunge che "iniziare a ragionare sul proprio futuro, quando si ha un incarico così rilevante, rischia di creare una falsa e distorta prospettiva. Non mi vedo novello Cincinnato che mi ritraggo e mi disinteresso della politica. Ma la politica - conclude il presidente del Consiglio - non è solo fondare un partito o fare il leader di partito o fare competizioni elettorali, ci sono mille modi per partecipare alla vita politica e dare un contributo al proprio Paese".