Politica
Governo, oggi l'ultimatum ai Benetton: controllo pubblico o sarà revoca
Conte ha deciso per l'accelerata: nell'incontro del pomeriggio al ministero dei Trasporti il dentro o fuori decisivo
Governo, oggi l'ultimatum ai Benetton: controllo pubblico o revoca
Ultimatum del governo ai Benetton: oggi si decide il futuro di Autostrade. Giuseppe Conte - si legge su Repubblica - ha deciso per l'accelerata decisiva della trattativa, dentro o fuori. Nel pomeriggio al dicastero delle Infrastrutture si terrà l’incontro decisivo sul destino di Autostrade, i vertici di Aspi troveranno sul tavolo una pistola pronta a sparare. A caricarla è stata ieri la Consulta, riconoscendo la legittimità dell’estromissione del concessionario dalla ricostruzione del ponte Morandi. E stavolta il governo ha tutta l’intenzione di usarla.
Sull’onda del verdetto favorevole, la task force incaricata di concludere la trattativa lancerà un ultimatum molto chiaro: o l’azienda di proprietà della famiglia Benetton accetta il pacchetto di condizioni stabilito dai giallorossi — taglio del 5% delle tariffe sull’intera rete, 3 miliardi di transazione tombale e controllo pubblico della società — oppure si procederà con la revoca. Senza porre altro tempo in mezzo.
"È una situazione ormai inaccettabile - fa sapere Conte dalla Spagna, dove è impegnato nel vertice con Sanchez: la concessione ad Aspi e i continui rinvii nella soluzione del problema si trascinano da troppo tempo», avvertirà poi a colloquio con alcuni giornalisti in un salotto dell’ambasciata italiana. «È venuto il momento di decidere ed è il motivo per il quale sul dossier coinvolgerò l’intero Consiglio dei ministri, non solo i due ministri interessati». La marcia indietro che il Pd pretendeva.
Autostrade: Conte, o arriva proposta Aspi o c'e' la revoca
Il dossier autostrade "si trascina da troppo tempo, ma la procedura di revoca e' stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perche' gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati". Lo dice il premier Giuseppe Conte, che in un colloquio con 'La Stampa' avverte: "Quindi o arriva una proposta della controparte che e' particolarmente vantaggiosa per lo Stato oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche". Il presidente del Consiglio assicura che i tempi saranno brevissimi: "Entro questo fine settimana".