Governo, "si odiano ma non si dividono. La cabina di regia? Pagliacciate" - Affaritaliani.it

Politica

Governo, "si odiano ma non si dividono. La cabina di regia? Pagliacciate"

Di Alberto Maggi

Intervista di Affaritaliani.it a Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia

Italia Viva in rivolta sul Recovery Plan, fronda M5S sulla riforma del Mes e Pd furioso per lo stop alle riforme istituzionali. Ha senso andare avanti così?
"Non è maturata nessuna alternativa minimamente credibile a questo governo. Sono tutti casini di gente costretta a vivere insieme, è come una famiglia prima del divorzio. Si odiano, ma non è possibile che si dividano, altrimenti sarebbe un suicidio".

Quindi non ci sarà il divorzio, restando nella metafora della famiglia...
"No, perché è proibito, manca la legge sul divorzio in questo caso. Oppure è troppo costoso".

Per loro o per il Paese?
"Anche per il Paese, temo. Possiamo pensare tutto il male immaginabile di questo governo, ma non esiste un'alternativa migliore".

L'Italia rischia di perdere i soldi del Recovery Fund?
"Sarebbe un caso talmente clamoroso che costringerebbe il presidente della Repubblica a esternazioni radicali. Lo scenario cambierebbe solo se si andasse in Europa senza uno stracco di progetto credibile e per prendere i soldi unicamente per fare assistenza a pioggia. E in quel caso, giustamente, Bruxelles ci direbbe di andare a quel paese. Ma penso che alla fine arriveranno a qualcosa di presentabile, anche perché la stessa Unione europea non ha interesse a creare un caso Italia. Se diventassimo come la Grecia, la stessa Ue non reggerebbe. Troveranno un qualcosa di simile a un accordo".

Renzi fa bene a bocciare la cabina di regia?
"Non c'è nessuna cabina di regia, niente. Sono tutte frasi per piazzarsi in qualche modo nella tempesta del bicchier d'acqua. La cabina di regia è il governo stesso, il presidente del Consiglio con i suoi ministri e non comitati di saggi o tecnici, sono solo pagliacciate e fumo negli occhi".

Berlusconi si è piegato a Salvini e Meloni?
"Cerca di passare per l'ala moderata del Centrodestra, che ormai è super-destra. Il centrino di Berlusconi ormai ha un potere limitatissimo. Ma anche Salvini e Meloni dove vanno a parere? Non possono costruire nessuna alternativa, nemmeno dopo le eventuali elezioni, a meno che non ci sia una legge elettorale fatta per loro. Ma è un'ipotesi del tutto improbabile".

In definitiva?
"Si andrà avanti così, con questi casini e queste liti continue. A meno che il piano italiano non venga bocciato dall'Europa, un'ipotesi talmente clamorosa che porterebbe Mattarella a fare come Napolitano e cioè a dar vita a un governo di salute pubblica guidato da Draghi, l'unico in grado di riagganciarci all'Unione europea. Non me lo auguro certo perché sarebbe una vera catastrofe".