Politica
"I 5 Stelle fermino Conte e Gualtieri. L'Ue usa il virus per rifilarci il Mes"
Intervista a Carlo Fidanza, capodelegazione FdI a Strasburgo
Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, è da sempre in prima linea contro le politiche di austerità Ue. Ora, vista la gravissima emergenza coronavirus in Italia, interviene in modo netto sul tema del Mes.
Le sembra il caso di accelerare sul Mes?
"La decisione dell’Eurogruppo di mettere al primo punto dell ’ordine del giorno della prossima riunione del 16 marzo la definitiva approvazione della riforma del MES è vergognosa. Siamo nel pieno di un’emergenza senza precedenti, che è insieme sanitaria, economica (per via dei danni ingentissimi al sistema produttivo) e finanziaria (visti i tonfi in tutte le borse europee) e la priorità di questi signori è forzare mano e tempi per approvare una normativa inaccettabile".
Vogliono approfittare della distrazione della gente a causa del coronavirus?
"Il sospetto è più che fondato. Del resto è un grande classico, nei momenti di crisi avvengono le spoliazioni di sovranità, la cessione o lo spolpamento di asset strategici (dice nulla la vendita a spezzatino di Alitalia?). I cittadini sono preoccupati per altri motivi, cosa volete che sia una normetta salva-banche tedesche quando non si sa più se riusciremo a curare i nostri malati? Difficile anche per noi far capire che, se passa la riforma del MES, da domani saremo ancora più schiavi e ancora meno nelle condizioni di difendere i diritti essenziali degli italiani, tra cui ovviamente la salute".
E le rassicurazioni del governo italiano?
"A dicembre, dopo le nostre fortissime proteste - ricordo anche una manifestazione con Giorgia Meloni proprio a Bruxelles - ci avevano assicurato di essere riusciti ad imporre un rinvio dell’approvazione e una logica di pacchetto che potesse essere meno penalizzante per l’Italia. Si riferivano in particolare alla garanzia europea sui depositi (EDIS) tralasciando però di dire che nelle bozze tedesche di questa norma si vorrebbe estendere ai titoli di stato la valutazione del rischio: un fatto gravissimo che farebbe venir meno una delle certezze di questi anni, cioè che se il risparmiatore o una banca importante compra titoli di stato non ci può rimettere. E ora, dall’ordine del giorno dell’Eurogruppo, scopriamo che si approverà solo il MES e quindi, come avevamo previsto, la logica del pacchetto non esiste. Non è mai esistita. Esiste solo la “logica del pacco”, a danno dell’Italia".
E ora? C’è possibilità di fermare questa approvazione?
"Ho letto in queste ore dichiarazioni forti di molti esponenti del M5S che, per quanto ridotto al lumicino in termini elettorali, sarebbe in teoria ancora il primo partito in Parlamento e il socio di maggioranza del governo giallorosso. Ci auguriamo che a queste dichiarazioni faccia per una volta seguito un sussulto di dignità da parte di Conte e Gualtieri, che a nostro avviso devono immediatamente notificare ai colleghi europei l’indisponibilità dell’Italia a procedere all’approvazione del nuovo MES lunedì prossimo. L’intento di penalizzarci è evidente.. ma sono talmente sfrontati dal volerlo fare mentre siamo sfiancati dal coronavirus, mentre il nostro personale sanitario combatte per reperire posti di rianimazione, mentre cerchiamo milioni di mascherine che gli altri nascondono, mentre la nostra polizia penitenziaria cerca di sedare le rivolte nelle carceri di mezza Italia? C’è un limite a tutto".
Ma è davvero una priorità il MES?
"Lo è per una classe dirigente europea inadeguata e predatoria. Dovrebbero vergognarsi, chiedere scusa e mettere al primo posto del dibattito proprio le misure economiche per rispondere all’emergenza. Abbiamo bisogno di un bazooka anti-virus: noi di FdI abbiamo chiesto un pacchetto di provvedimenti che consentano agli Stati più colpiti di fare deficit senza incorrere negli attacchi speculativi sui mercati, di spendere per l’emergenza i fondi europei non ancora spesi in modo da iniettare liquidità nel sistema, di usufruire di una modifica dei parametri della BCE sui crediti deteriorati in modo da poter sostenere il sistema bancario nel fare fronte al rinvio dei mutui e dei prestiti a famiglie e imprese. I responsabili economici europei discutano di questo e non di nuovi inaccettabili vincoli alla nostra sovranità".