Politica

"I bonus vanno rivisti, ma non così". Misiani spiega la soluzione del Pd

Di Alberto Maggi

Il responsabile economico del Pd ad Affaritaliani.it: "Meloni sta buttando via il bambino con l’acqua sporca"



"Meloni e Giorgetti hanno invece stoppato qualunque tentativo di sblocco dei crediti attraverso gli F24 o gli acquisti degli enti locali e hanno cancellato la possibilità di cedere i crediti fiscali per qualunque tipo di intervento edilizio. Senza la cessione del credito, i bonus saranno effettivamente utilizzabili solo da una piccola minoranza di benestanti in grado di anticipare i capitali necessari. Tutti gli altri, rimarranno fermi. Con un impatto devastante non solo da un punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale. L’esatto contrario di quello che servirebbe, nel momento in cui l’Europa va verso una direttiva green per gli edifici particolarmente impegnativa per un Paese come l’Italia, che ha un patrimonio immobiliare vetusto ed energivoro. Personalmente, credo che sia necessario seguire una strada diversa. La priorità è sbloccare i crediti incagliati, come da mesi chiedono invano le associazioni dei costruttori e degli artigiani".

"Le proposte - spiega Misiani - sono state avanzate da mesi, è tempo che il governo affronti questo problema con la determinazione che merita. È inoltre necessario reintrodurre la possibilità di cedere almeno parte dei futuri crediti fiscali, secondo criteri di selettività tarati sulle risorse disponibili. Per esempio: per le famiglie a basso reddito o incapienti. Per i soli interventi di riqualificazione energetica e sismica dei condomini e dell’edilizia popolare. Per la ricostruzione delle zone terremotate. Per l’eliminazione delle barriere architettoniche.Infine, va aperto un confronto con tutte le parti interessate per decidere entro il 2023 come riorganizzare e stabilizzare le misure (di incentivo e di investimento pubblico) per l’edilizia sostenibile. La UE sta definendo obiettivi molto ambiziosi per la rigenerazione degli edifici, perché buona parte delle emissioni di CO2 derivano dal patrimonio immobiliare. Pensare di affrontare questa sfida azzerando le agevolazioni esistenti senza definire una strategia alternativa per il futuro è l’errore peggiore che possiamo commettere", conclude il senatore Dem.