Politica

Ignazio Marino attacca Renzi , Orfini e Zingaretti

Giuseppe Vatinno

Ignazio Marino" Renzi ha consegnato il Paese alle destre sovraniste"

Ignazio Marino, ora che è stato definitivamente assolto per la vicenda degli scontrini sulle cene istituzionali si toglie più di qualche sassolino dalle scarpe e lo fa in una intervista rilasciata a La Stampa e al Messaggero.

Inizia con Matteo Renzi e Matteo Orfini che, all’epoca dei fatti, furono suoi grandi oppositori e ne determinarono la caduta come sindaco di Roma. Così commenta il professore dagli Usa:

"Il primo ha distrutto il Pd, lacerato il centrosinistra e consegnato il Paese alla destra, sovranista e populista. Il secondo ha perso miseramente le elezioni a Roma. Che vuole commentare?”.

Poi ne ha anche per Nicola Zingaretti, che -dice Marino- non lo sostenne tenendo un atteggiamento ambiguo quando il Pd su iniziativa di Orfini andò dal notaio per fare cadere la giunta, fatto, in effetti, del tutto inedito nella politica italiana.

“Zingaretti non sostiene e non attacca” -dice Marino- “io non sono così”, ma nel sistema politico italiano la sua strategia è efficace.

Marino è critico anche con la Raggi parlando di buche e degrado della città ma durante il suo mandato cercò comunque il dialogo con i pentastellati, peraltro rifiutato.

Da ricordare che proprio sotto Marino la proposta dello Stadio della Roma si concretizzò operativamente.

Insomma l’ex sindaco è molto amareggiato con un passato che non passa e che fa i conti con i veleni del suo (?) partito, il Pd, che caso più unico che raro ha condotto una guerra contro di lui scovando una via notarile alla defenestrazione per porre fine ad una esperienza politica nella Capitale d’Italia.

Anche Estella Marino -ricordata peraltro per una gestione non certo brillante all’assessorato all’Ambiente- ha dichiarato che la vicenda degli scontrini e della Panda è stata utilizzata strumentalmente dal Pd per fare cadere l’allora sindaco.