Politica

Il Pd deve cambiare nome? Bonaccini e Schlein sul tema sollevato da Affari

La deputata propone "un referendum tra gli iscritti", il presidente dell'Emilia: "A me il nome Pd piace. Discutiamo di tutto, ma con sostanza"

"A me il nome Partito Democratico piace, ma possiamo discutere di tutto"

Il brand del Pd è ormai logoro e andrebbe cambiato? Il tema, sopito da tempo, è stato rilanciato da QUESTO ARTICOLO di affaritaliani.it e sul tema si esprimono i massimi vertici del partito.

Il vicesegretario, nonché deputato, Peppe Provenzano spiega a Radio Immagina che "sul nome del partito avrei voluto un referendum per i nostri iscritti, ma lo chiederemo al prossimo gruppo dirigente". Rispetto al comitato costituente, Provenzano aggiunge che i lavori "hanno prodotto un aggiornamento del profilo politico e valoriale necessario a fronteggiare meglio le questioni che minacciano la democrazia: disuguaglianze, diritti, cambiamento climatico. Su questo credo che si sia fatto un lavoro importante. Adesso mi aspetto da parte di tutti i candidati che ci dicano, che chiariscano come politicamente vogliono realizzare quei principi e quei valori che adotteremo domani (sabato 21 gennaio) insieme nel nuovo manifesto del Pd".

Anche Elly Schlein propende per la consultazione popolare: "Penso che questa proposta nasca anche da Bologna, dal sindaco Lepore, ed è sicuramente un tema che può essere sottoposto agli iscritti. "In questo momento il congresso ci deve servire innanzitutto a mettere al centro idee, contenuti e una visione chiara e coraggiosa". 

Stefano Bonaccini, superfavorito per la successione di Enrico Letta, gli risponde: "Rispetto l’opinione di Provenzano ma credo che adesso davvero i cittadini, gli italiani, i nostri elettori, compresi quelli che ci hanno abbandonato ma che sono curiosi di capire se possono ritrovare un Pd da votare o a cui tornare ad iscriversi, penso vogliano che gli spieghiamo i contenuti di una proposta che sia per il Paese, non credo ci abbiano votati o meno come ci chiamiamo, posto che a me Partito Democratico piace come ha detto Cuperlo, in questo momento non lo toccherei, ma ripeto, è una opinione rispettabile. Possiamo discutere di tutto temo che se le prossime settimane le spendiamo a discutere del cambio del nome o del simbolo del Pd, discuteremmo di forma quando invece mai come oggi serve rispondere di ‘sostanza’". 

 

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