Politica
La crisi di governo? Noccioline, nel declino italiano
Mi rivolgo ai lettori compulsivi di notizie, ai beninformati, ai lavoratori, ai disoccupati, ma soprattutto ai giovani. Pensate davvero che la caduta del governo Conte sarebbe una sciagura per l’Italia? Ma possibile che siate così ingenui da credere a una stupidaggine del genere? Ma perché tocca leggere che Renzi starebbe attentando al futuro dell’Italia? Che è un demone che specula sui morti?
Orde di giornalisti scandalizzati per la crisi durante una pandemia, i Di Maio che fanno la voce grossa per questo golpe in atto, i piddini che ciurlano nel manico tanto sono vacui di idee, ma pensate davvero che l’Italia rischi un futuro che non aveva e non avrà? Calma, si farà un nuovo governo, tutto tornerà come prima e nessuno fermerà l’Italia nel suo declino. Lento, lento, ma è lì che stiamo andando (già ben prima della pandemia). Non serve leggere i quintali di articoli inutili che ci vengono propinati in questi giorni sulla crisi, basta guardare il nostro mercato dei capitali, le nostre aziende quotate in borsa, i nostri investimenti in ricerca, la nostra produttività, le nostre scuole, la nostra pubblica amministrazione, è tutto lì il declino Italiano, non nella crisi di governo, un evento ininfluente sulle sorti dell’Italia.
Fatevi un viaggio nelle aziende quotate al Nasdaq, studiate le loro storie, analizzate su quali settori si stanno investendo valangate di miliardi di dollari, osservate i volumi scambiati, vi accorgerete che il mondo dell’innovazione corre veloce, noi quel treno lo abbiamo perso decine di anni fa e ora non sarà la crisi politica a peggiorare le cose. La borsa italiana è la cartina di tornasole del vicolo cieco nel quale siamo, una borsa popolata da banche (alcune decotte), ex monopolisti pubblici, gestori di concessioni, le eccellenze in settori che guardano al futuro sono poche e valgono peanuts. Insomma, la crisi di governo è solo una variazione sul tema dell’inconcludenza e dell’immobilismo, materiale da dare in pasto alla Gruber, alle maratone di Mentana, a Giletti, a Porro, insomma al circo che sopravvive e sguazza in queste occasioni.
Dico ai giovani, se avete a cuore il vostro futuro, non perdete nemmeno un secondo a cercare qualche spiraglio nelle bozze dei recovery plan, dove per voi ci sono solo debiti che dovrete saldare per i capricci di una classe politica (questa e quelle precedenti) che vi ha spolpato fino al midollo per salvare i propri fegati grassi uccidendo i vostri sogni.
Quelli che parlano di Italia e di orgoglio italiano non sanno cosa dicono, cercano solo di salvare una rendita di posizione (la propria), mentre le innovazioni e le conoscenze se ne fregano dei confini e l’Italia è miseramente uno spettatore. Volete ancora parlare di Renzi? Dei 5stelle? Della Meloni? Di Bersani e le sue metafore? Gente di cui non resterà nulla, pensate al resto, invece, che sta cambiando le nostre vite. Possibilità di riscossa? Così come ora serve un’immunità di gregge contro il virus, servirebbe un’immunità di gregge contro i nostri vizi (i redditi facili, le rendite di posizione, i bonus, i capri espiatori, le alitalie, le ilva, ecc) dovremmo affidarci a chi ci dice la verità con severità e competenza, e purtroppo per questo il vaccino non esiste.