Politica

"La Magistratura recuperi credibilità. Gravi distorsioni in decisioni del Csm"

Sergio Mattarella torna sullo scandalo procure

Caso procure: Mattarella, gravi distorsioni in decisioni Csm - "Quel che e' apparso ulteriormente fornisce la percezione della vastita' del fenomeno allora denunziato; e fa intravedere un'ampia diffusione della grave distorsione sviluppatasi intorno ai criteri e alle decisioni di vari adempimenti nel governo autonomo della Magistratura". Sergio Mattarella torna sullo scandalo procure e ricorda come "Nel nostro Paese - come in ogni altro - c'e' costantemente bisogno di garantire il rispetto della legalita'. Anche per questo la Magistratura deve necessariamente impegnarsi a recuperare la credibilita' e la fiducia dei cittadini, cosi' gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca". "In amaro contrasto con l'alto livello morale delle figure che oggi ricordiamo" sottolinea il Capo dello Stato - "La documentazione raccolta dalla Procura della Repubblica di Perugia - la cui rilevanza va valutata nelle sedi proprie previste dalla legge - sembra presentare l'immagine di una Magistratura china su stessa, preoccupata di costruire consensi a uso interno, finalizzati all'attribuzione di incarichi". "Questo fenomeno si era disvelato nel momento in cui il CSM e' stato chiamato, un anno addietro, ad affrontare quanto gia' allora emerso".

Mattarella: toghe siano corretti anche in organi autogoverno - La Magistratura deve assicurare una riflessione sui percorsi formativi, "affinche' i fondamentali valori dell'autonomia e dell'indipendenza trovino oggi, come nel passato, piena attuazione. La Scuola Superiore, particolarmente in questo momento, assume un ruolo decisivo per la formazione etica e professionale dei magistrati. Appare, pertanto, necessario che dedichi sessioni di studio apposite ai doveri di correttezza e trasparenza nell'esercizio delle funzioni giudiziarie; affinche' siano tradotti nei comportamenti a cui e' tenuto ciascun magistrato, non soltanto nello svolgimento dell'attivita' giudiziaria ma anche nel servizio reso negli organi di governo autonomo". Lo ha detto Sergio Mattarella durante una cerimonia al Quirinale.

Mattarella, 2020 anno difficile per magistratura - "In quest'anno - cosi' difficile per la Magistratura italiana - cade il quarantesimo anniversario dell'uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e il trentennale dell'assassinio di Rosario Livatino. Magistrati che hanno perso la vita a causa del loro impegno nel contrasto alla violenza terroristica e mafiosa". Cosi' il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante una cerimonia al Quirinale.

Ue: Mattarella vede Conte, da Italia progetti concreti subito - Soddisfazione per il successo della linea italiana di sostegno ai paesi colpiti dal coronavirus abbracciata ormai anche dalla Commissione europea e consapevolezza che ora il nostro Paese deve mettere in campo progetti concreti per spendere subito i fondi stanziati da Bruxelles. Dopo mesi di lockdown Sergio Mattarella riapre le porte dei saloni ufficiali del Quirinale e ospita una riunione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri degli Affari Esteri Luigi Di Maio, dell'Economia Roberto Gualtieri, degli Affari Europei Vincenzo Amendola, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro. L'occasione e' il tradizionale incontro del Presidente della Repubblica con il governo prima del vertice europeo: un appuntamento cruciale quello di domani in cui si comincera' a parlare in sede intergovernativa di quadro finanziario pluriennale e di Next generation Eu. La riunione, che si e' svolta nel salone degli Specchi, con Presidente, premier e ministri distanziati e con mascherina, e' cominciata con la sottolineatura da parte di Conte della adesione della Commissione Ue alla linea italiana: fin dall'inizio dell'epidemia Roma ha chiesto che tutta la Ue aiutasse i paesi maggiormente colpiti. Sembrava una richiesta eccessiva ma dopo una freddezza iniziale sia Bce che Commissione hanno seguito questa strada. Ora, in realta', manca il passaggio piu' critico: la trattativa in Consiglio europeo che non e' priva di difficolta', prova ne sia che quella di domani sara' solo una videoconferenza e non sara' la tappa definitiva. Come ha ricordato ieri Conte alle Camere si dovranno convincere tutti governi, compresi quelli 'frugali', ad aderire al piano di ripresa. Il Capo dello Stato ha ovviamente condiviso la soddisfazione di Conte e del governo per il riconoscimento ottenuto in Europa. Ora pero', oltre al passaggio ineludibile di un via libera al Next generation in Consiglio europeo, la palla ritorna a Roma. Il premier si e' detto consapevole della necessita' da parte del nostro Paese di dare "risposte concrete e in tempi rapidi" all'impiego dei fondi europei per la ripresa economica dopo l'emergenza sanitaria: dobbiamo spendere bene e spendere presto e' il mantra del governo. Una linea molto apprezzata dal Capo dello Stato, che proprio nelle stesse ore in cui si aprivano gli Stati generali aveva fatto presente come l'impegno di governo e forze economiche sociali e culturali "deve saper approdare a risultati concreti". Al termine della riunione Giorgia Meloni ha attaccato il premier per aver 'derubricato' il vertice Ue di domani a incontro informale "per impedire" il voto parlamentare, una decisione che contrasterebbe per la leader di Fdi con l'evidenza dello svolgimento della riunione di oggi al Quirinale. L'incontro al Quirinale tra Presidente della Repubblica e delegazione del governo, pero', e' una tradizione che, alla vigilia dei Consigli Ue, formali o informali che siano, non si e' mai interrotta.