Politica

Cgil, compagni coltelli

Di Giuseppe Vatinno

La sinistra e il la CGIL non si smentiscono mai. Fanno l’esatto contrario di quello che predicano. Ecco che cosa è successo

Landini, fa una smorfia, come quando lo beccano con le mani nel sacco, guarda il cielo, fischietta. Il caldo implacabile non aiuta: suda copiosamente e si vede che a disagio si somma disagio. Si gira dall’altra parte, affretta il passo e prova a svicolare. Più che un tentativo di chiarimento pare una partita di rugby con Landini abilissimo a fuggire nei vicoli e disperdersi nei labirinti ztllati del centro storico, il regno della sinistra al caviale, dei radical – chic tartinati che hanno la loro ipostasi nel segretario del Pd Elly Schlein ma anche quello della CGIL non scherza.

Dicevamo dei “compagni serpenti”. Massimo Gibelli (64) era entrato nel sindacato, nel lontanissimo 1983 ed ha lavorato con Lama Del Turco, Trentin, Cofferati e Camusso ma a nulla è servito. Che si tratti di una storia di purghe rosse lo dimostra il fatto che il suo posto era stato soppresso dalla segreteria della CGIL perché il povero Gibelli parlava troppo con i media: «Avendo il segretario l’abitudine e propensione a intrattenere direttamente i rapporti con i media». Questo significa che Landini le sue sollecitazione vuole farsele da solo perché l’immagine è sua e se la gestisce lui. Naturalmente il segretario si è difeso dicendo che non hanno usato il job act e che la figura annullata era un “lusso” producendo tante graziose nuvolette di aria fritta.

Resta il fatto che un lavoratore storico è stato fatto fuori da chi deve difendere da licenziamenti proprio i lavoratori, come Gibelli. Gibelli ha impugnato il licenziamento ma con i tempi italiani fa prima ad andare comunque in pensione. Una considerazione: mentre CGIL e sinistra licenziano a go go Silvio Berlusconi non ha mai licenziato nessuno. Ah dimenticavamo: Mediaset e tutte le aziende devono pubblicare i bilanci ed anche i sindacati lo devono, secondo il dettato costituzionale però non l’hanno mai fatto.