Politica

Autonomia, la Lega insorge dopo il via libera della Cassazione: "Il referendum metterà un'Italia contro l'altra"

Alberto Villanova, capogruppo in Veneto ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi

"Noi siamo buoni, accoglienti e generosi, ma il leone è pronto a impugnare la spada”


"Sicuramente non l'abbiamo accolta bene, rispettiamo la decisione della Corte di Cassazione e aspettiamo quella della Corte Costituzionale". Con queste parole Alberto Villanova, capogruppo dei gruppo Lega-Liga Veneta al Consiglio regionale del Veneto, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il via libera della Cassazione al referendum abrogativo totale della legge sull'autonomia regionale differenziata del ministro Calderoli. "Sappiamo bene che non si possono fare referendum su leggi collegate al bilancio e c'è stata su questo anche una sentenza della Consulta. Se questo referendum verrà approvato il 20 gennaio della Corte Costituzionale metterà un'Italia contro l'altra e chi lo ha promosso si assume una grande responsabilità".

Villanova prosegue: "Ricordo che i veneti si sono espressi nel 2017 con un referendum chiedendo al 98% l'autonomia regionale, rispettando la Costituzione e la normativa dello Stato. Quello in atto è un tentativo di parte dello Stato per impedirci di portare a termine ogni tipo di riforma. Se dovesse esserci anche il via libera della Consulta al referendum abrogativo la battaglia sarà quella per non raggiungere il quorum e per far capire ai cittadini la portata distruttiva di questo quesito referendario. Difenderemo sempre il diritto all'autonomia dei veneti"

E se dovesse passare il referendum con la vittoria del sì e quindi la legge Calderoli venisse abrogata, la Lega dovrebbe tornare secessionista e padanista? "Non sono mai stato indipendentista o secessionista. Ricordo che c'è già stata una bocciatura nel 2006 della devolution con solo due regioni che hanno votato a favore, Lombardia e Veneto. Noi come Lega dovremmo in quel caso impegnarci al 100% per rilanciare le istanze dei territori e la questione settentrionale e veneta che non è affatto sopita ma che dovrebbe diventare la nostra stella polare. Chi pensa che la questione dell'autonomia del Veneto si possa chiudere con il referendum e poi i veneti stiano buoni e zitti si sbaglia di grosso. Noi siamo buoni, accoglienti e generosi, ma il leone è pronto a impugnare la spada”, conclude Villanova.

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