Politica
Lega, dopo il voto alzerà la voce. Rimpasto e revisione del contratto
I piani del Carroccio: aspettare le Europee e poi... Inside
Di Alberto Maggi
On e off the record, nonostante le polemiche sul caso Siri e sull'amministrazione capitolina della Raggi, la Lega conferma di voler andare avanti con il governo del Cambiamento e di non avere intenzione di ritornare con Silvio Berlusconi e con il Centrodestra. Ma se davvero alle elezioni europee del 26 maggio il partito di Matteo Salvini dovesse doppiare o quasi quello di Luigi Di Maio molte cose - come spiegano ad Affaritaliani.it fonti qualificate del Carroccio - dovranno cambiare.
"Anche se i numeri Parlamento restano gli stessi non si potrà non tener conto dei nuovi rapporti di forza nel Paese", spiega un pezzo da novanta ex padano.
Due sono i punti chiave secondo i leghisti: rimpasto con due ministeri in più a Salvini (nel mirino ci sarebbero soprattutto Toninelli e Costa) e revisione del contratto che metta tra le priorità i temi chiave della Lega. Primi fra tutti l'autonomia regionale finora bloccata dai 5 Stelle per Veneto e Lombardia e la flat tax con la prossima legge di bilancio (nonostante l'emergenza Iva da disinnescare).
"Aspettiamo il 27 maggio per presentare il conto agli alleati di governo. Se le cose andranno come nelle previsioni imporremo una svolta o tutti a casa". Insomma, Salvini confida nelle urne e prima ancora di ipotizzare un'eventuale crisi vuole verificare (e contare) le schede.