Politica
Libano, Pucciarelli (Lega): "Troppe armi in giro, lampanti difficoltà della missione Onu"
"Basta armi a Israele? Macron a casa sua faccia quello vuole..."
Israele-Libano (e non solo), intervista a Stefania Pucciarelli, capogruppo della Lega in Commissione Difesa al Senato
"La missione dell'Onu nel sud del Libano di per sé oggi non ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata. E' vero anche, però, che se non ci fosse stata la missione Unifil lo scenario sarebbe stato differente e probabilmente la guerra ci sarebbe stata già da tempo". Stefania Pucciarelli, capogruppo della Lega in Commissione Difesa al Senato, intervistata da Affaritaliani.it, commenta gli attacchi dell'esercito israeliano alla missione Unifil nel sud del Libano e risponde alla domanda se la stessa missione dell'Onu non abbia fallito visto che Hezbollah ha lanciato negli ultimi mesi migliaia di missili su Israele. "Che la missione dell'Onu abbia qualche difficoltà è lampante, non c'è ombra di dubbio e lo ha spiegato anche il ministro Crosetto in audizione in Parlamento. Non possiamo nasconderlo".
E infatti Hezbollah continua ad attaccare Israele, evidentemente qualcosa non ha funzionato. "Se ci sono così tante armi in giro in quell'area qualche problema c'è stato certamente. La sorveglianza della cosiddetta 'Blue Line" è un obiettivo raggiunto, ma ci sono palesi dubbi sul non pieno raggiungimento della missione Unifil".
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La colpa di chi è? "La missione è dell'Onu e anche la vicenda del Libano e di Israele, come ha detto la premier Giorgia Meloni all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dimostra che serve un cambio di rotta dell'Onu. C'è la necessità di un cambio di passo, le situazioni sono cambiate in tutto il mondo e gli scenari sono differenti rispetto a quelli di dieci, venti o trenta anni fa. La struttura stessa dell'Onu va rivista e adeguata alle nuove situazioni internazionali", spiega l'esponente della Lega.
Che aggiunge: "Ci sono molti conflitti ad esempio nel continente africano e missioni che vengono ritirate con l'avanzata di russi, cinesi e turchi. Serve un focus completamente differente sull'Africa, che ha situazioni altamente pericolose. E l'Onu dovrebbe essere più attento".
Tornando al Libano, l'Italia dovrebbe ritirare i suoi militari vista la situazione sempre più pericolosa? "E' una decisione che non si può prendere a livello di singolo stato. Anche se con fatica perché lo scenario è peggiorato, se la missione Unifil se ne andasse ci sarebbe probabilmente un'escalation militare ancora più grave. Sono iniziative che vanno ben ponderate".
E infine sulla proposta del presidente francese Emmanuel Macron di non inviare più armi a Israele, Pucciarelli risponde: "Noi abbiamo una legge che regola la cessione, l'acquisto o la vendita delle armi che è la legge 185. Non sono processi così facili ma sono percorsi elaborati e l'autorizzazione a cedere armi è regolata proprio da questa legge che ha criteri molto precisi. Macron a casa sua faccia quello vuole. Lui manderebbe personale francese ad addestrare i militari di Kiev in Ucraina, opzione sulla quale non sono assolutamente d'accordo. A casa propria ognuno decide come vuole", conclude la capogruppo della Lega in Commissione Difesa al Senato.