Politica
Lo schiaffo di Lavrov al ragazzotto Di Maio e la "passione politica" da bar
Le parole di Lavrov resteranno storiche: "La diplomazia serve per risolvere situazioni di conflitto, non per fare viaggi a vuoto e mangiare piatti esotici"
Ma... finalmente Speranza, ribadendo che il green paz andrà mantenuto fino a quando dirà lui (che ha il filo diretto con la scienza seria e non si piegherà mai alla deriva antiscientifica condannata dall'esperto super-partes Mattarella) ha iniziato un nuovo disco: s'è messo a sparare, sparlando anche lui, su Putin.
Tutti, o quasi, a dare in testa a Putin. Irresponsabile, pazzo scatenato, nuovo Mussolini fuori dal tempo, criminale come Hitler, ci porterà alla terza guerra mondiale! Enrico Letta va a manifestare all'Ambasciata russa. La raffinatissima Lucia Annunziata dà l'ennesima dimostrazione dell'ipocrisia dei nostri sinistrorsi di facciata. Inutile chiedere scusa per l'incredibile e imperdonabile fuori onda sulle donne ucraine, definite da lei e collaboratore "cameriere, badanti e amanti" (guarda qui il video).
Fossi in chi può, direi all'Annunziata "Lei ha detto una cosa statisticamente vera. Ma non si parlava dei lavori che trovano le povere immigrate nel paese dell'accoglienza ipocrita. Cosa verrebbero a fare in Italia, le Annunziate ucraine che, immagino, i connazionali spedirebbero volentieri all'estero? Io non la licenzio. È lei che deve dimettersi e sparire dalla nostra TV!"
Putin non arriverà a scatenare la terza guerra mondiale che, contrariamente alla celebre frase di Einstein, portata all'estremo, potrebbe essere l'ultima.
Prima di scaricare sul russo tutta la responsabilità della situazione attualmente precipitata, aggiungo, a quanto già scritto su Affaritaliani su questa tragedia, una considerazione che finora non mi sembra sia stata ricordata: quello che avvenne a Cuba, nel 1961, a parti scambiate.
Fa molto effetto vedere i filmati sui bombardamenti della Baia dei porci (cento morti) organizzati, finanziati dagli americani e fatti effettuare da esuli cubani anticastristi o anticastristi americani. Regista in ombra, l'uomo della Nuova Frontiera: John Kennedy, che non voleva macchiare la sua immagine. Durò solo tre giorni, anche perché i cubani non appoggiarono la controrivoluzione. Tutti sapevano che il mandante e finanziatore era Kennedy. Qualcuno gli diede dell'assassino guerrafondaio, bombarolo, nazista?
La diplomazia seria, condotta da persone serie, veri professionisti, riuscì a sistemare tutto nel modo, allora, migliore.
Nessuno può sapere quali siano i veri obbiettivi dell'azione di Putin. Come già scritto, bisognerebbe dare la giusta importanza a due fatti, recenti, che spiegano questa sua affermazione: "Il modello di governo democratico all'occidentale ha fallito". Dare la giusta importanza ai danni ingentissimi provocati alla programmazione internazionale di grandi opere, quando cambia governo in una nazione del "consorzio" e diventa impraticabile l'accordo sottoscritto dal governo uscente. Ho portato a esempio il metanodotto dalla Russia a Trieste.
Dopo due anni di lavori e spese, Putin fu costretto a rinunciare per il cambio di maggioranza nel governo bulgaro. In modo assai più complicato, le conseguenze di liti e di cambi tra maggioranza e opposizione, sono presenti anche nel caos attuale dell'Ucraina.
Non possiamo sapere se Putin sia un genio, ma credo che il suo sogno non sia quello che molti gli attribuiscono, di ricostruire l'impero russo. Il suo cruccio dovrebbe essere il pericolo di venir considerato uno che ha assistito, passivamente, all'ulteriore disfacimento di quel che resta del vecchio Impero.
E l'aspirazione a non passar per tale, non può essere giudicata solo negativamente, nella constatazione che quanti più gruppi di nazioni o nazioni singole esistono, senza una condivisione di progetti per il bene comune, più è alto il rischio di lotte e guerre.
Le nazioni che vogliono essere libere, nel cambiare governi, dovrebbero accordarsi per il mantenimento degli impegni internazionali sottoscritti dal governo precedente. In caso contrario si hanno contenziosi e alla fine ... le guerre, che il raggiungimento di armi di sterminio in massa, ha reso impossibili, se non mettendo come possibile, anche lo sterminio totale: la famosa soluzione finale, applicata a noi stessi.
Una nipotina di otto anni, nel sentire in TV e nei social, di queste possibilità in caso di guerra nucleare e virologica, s'è allarmata seriamente, commentando preoccupata "E io, come faccio? Non ho fatto nemmeno in tempo a fare un po' di figli... "
Bella infanzia, tra chiusure in casa, mascherine, paura di morire, giocando, per la vicinanza d'un'amica e ora anche per una guerra che potrebbe essere l'ultima...
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