Politica
Dibba: “Alleanza col Pd? Sono scettico. Il bipolarismo è una fregatura. VIDEO
GOVERNO: DI BATTISTA "MELONI OPPOSIZIONE MA TACE SU DURIGON E CASELLATI"
"Si deve approvare una legge sul conflitto di interessi prima del Recovery plan altrimenti e' un disastro. Perche' il M5S non se n'e' occupato? Non lo so, per me erano prioritarie, per altri no. Ma si e' occupato di alcune battaglie importanti come il reddito di cittadinanza e la legge anticorruzione tanto che oggi il governo dell'assembramento vuole smantellarla. Oggi le nostre strade si sono divise per colpa delle priorita' delle tematiche". Lo ha dichiarato Alessandro Di Battista a "Mezz'ora in piu'" su Raitre. E ha proseguito: "Io ho tre strade davanti a me e decidero' nei prossimi mesi". Davanti a Lucia Annunziata che ha evidenziato un nuovo rinvio, Di Battista ha risposto: "Ho lasciato il Movimento, ho rifiutato incarico, ho scritto un libro e preso posizioni che nessuno prende piu'. Ho il diritto di aspettare e rientrare nel Movimento se capisse che lasciare il governo Draghi fa parte dell'igiene politica, magari sono speranze utopiche ma ci spero ancora. Se e' un venticello piu' che una speranza? No, non e' un venticello purtroppo. La seconda strada e' continuare a scrivere e essere voce in dissenso in momento di grande omologazione che coincide con quella che ho definito pax draghiana che e' la morte della politica".
"Mi colloco all'interno dell'attivismo politico. L'uscita dal M5S mi ha dato uno spazio di libertà che prima non avevo. Penso che sia un mio dovere e diritto esercitare tale libertà e prendere posizioni politiche spesso e volentieri contro" @ale_dibattista#mezzorainpiu pic.twitter.com/hbYnLvodQn
— Mezz'ora in Più (@Mezzorainpiu) May 16, 2021
"La deputata Meloni si erge a paladina dell'opposizione, e' molto scaltra, le conviene, ma probabilmente la fanno piu' gli ex 5 Stelle - aggiunge Di Battista - Le faccio due esempi, sono esplosi due casi mediatici ed etici: l'abuso bulimico dei voli di Stato da parte della presidente della Camera Casellati e dovrebbe dimettersi e l'affaire Durigon. Il potente politico leghista ha in mano le nomine ed e' stato pizzicato da Fanpage a dire delle frasi disdicevoli dal punto di vista istituzionale. Draghi lo ha difeso e la Meloni, che e' all'opposizione, non ha aperto bocca, non ha messo il becco perche' con la Lega e Forza Italia e' alleata fuori dal Parlamento".
"Non è un libro contro il #M5S, per quanto mi riguarda è una tappa superata della mia vita. Riconosco molti valori e il fatto che il Movimento abbia promosso leggi di civiltà in questo Paese" @ale_dibattista#mezzorainpiu pic.twitter.com/CgGNFTDHtO
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DI BATTISTA "LETTA PENSA PIÙ A PIO E AMEDEO..."
"Con il segretario Enrico Letta ci siamo scambiati dei messaggi, e' una persona perbene, ma prende posizioni piu' nette su Pio e Amedeo che sulla questione palestinese e questo e' inaccettabile. La politica e' divisiva, non si puo' piacere a tutti, io non piaccio a tutti, non mi interessa il giudizio altrui e questo mi consente DI prendere posizione, fare denunce e fare nomi e cognomi venendo trattato da ragazzino terzomondista incapace DI intendere e DI volere con l'intento DI sminuirmi solo perche' non mi sono piegato a un certo establishment. Ne vado fiero e non mi pieghero' mai. Il sistema DI oggi e' completamente asservito all'apostolo Draghi".
"Sull'alleanza Pd-5Stelle sono sempre stato molto scettico, perché il bipolarismo è una grande fregatura, perché con la logica dell'alternanza i poli tendono sempre ad omologarsi. Ci sono sempre di più opinioni, commentatori e non politici"@ale_dibattista#mezzorainpiu pic.twitter.com/HpHc9J97lr
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DI BATTISTA "ISRAELE FA POLITICA DI APARTHEID"
"Mi sono reso conto che quasi nessuno ha il coraggio in televisione di prendere una posizione netta a favore del popolo palestinese perche' vi e' un conformismo che non c'e' nemmeno negli Stati uniti. La politica di Israele verso i palestinesi e' una politica di apartheid. A oggi non esistono due Stati, Letta lo dice, ma perche' non sa che dire, non ha coraggio di prendere posizione. Non lo ha fatto neanche il Ministro degli Esteri DI Maio? Gliel'ho detto pubblicamente, sono in disaccordo con la politica estera del Movimento. Se io oggi fosse parte delle Istituzioni italiane riconoscerei immediatamente lo Stato DI Palestina. C'era piu' liberta' nei politici della prima Repubblica che in quelli di ora".
M5S: DI BATTISTA "E' UNA TAPPA SUPERATA DELLA MIA VITA"
"Reputo il M5S una tappa superata della mia vita al momento, se poi dovesse tornare in auge non lo so, ma dipende dalle scelte che fara' da qui in avanti. Ho preso posizioni che nessuno prende piu'. Ho diritto a prendere tempo se magari le cose cambiano, a tornare a scrivere oppure a rientrare nel M5S. Se c'e' questa possibilita' qualora decidesse DI lasciare il governo Draghi DI cui ora fa parte? Magari le mie sono speranze utopiche. Se e' speranza o venticello? Purtroppo no, non e' un venticello".