Politica

Maria Elena Boschi scarica Matteo Renzi

Giuseppe Vatinno

La Boschi piroetta e passa con Gentiloni

L’era Renzi nel Pd è definitivamente finita.

E questo non perché sia anche sancito formalmente dai bolli e dall’esito congressuale ratificato ieri in Assemblea, con la nomina a segretario di Nicola Zingaretti, ma perché lo stesso giglio magico è imploso.

Infatti, la persona più vicina a Matteo Renzi e cioè Maria Elena Boschi ha dichiarato di aver votato per Gentiloni Presidente e non era nella lista degli 86 astenuti di Roberto Giachetti che era espressione dell’ex premier.

L’ex sottosegretaria ha poi dichiarato: "Non faccio parte di nessuna corrente. Ho votato convintamente Roberto Giachetti alle primarie, il mio voto rispetta anche il lavoro fatto insieme a Gentiloni al governo"

Qualcuno dirà che c’era da aspettarselo. È infatti fin dai tempi di Marco Giunio Bruto che tradì Giulio Cesare che la storia si ripete, ma obiettivamente non si pensava che la cosa assumesse contorni tanto manifesti e visibili.

Maria Elena Boschi è stata il simbolo stesso del renzismo - potere: da sconosciuta iscritta ai massimi vertici istituzionali grazie alla sua stretta vicinanza al leader ed è stata anche, tramite la vicenda della Banca Etruria, uno dei fattori che hanno determinato il crollo verticale del consenso intorno al senatore fiorentino.

Di casi di ingratitudine, come detto, la Storia è piena. Quello che sorprende è che i nuovi potenti non siamo mai in grado di prevenirla e di correggerne gli esiti quando ancora è possibile. Eppure Niccolò Machiavelli era un fiorentino…