Politica
Arresto Messina Denaro, Molteni: "Nuove assunzioni nelle forze di polizia"
Arresto Metteo Messina Denaro, intervista di Affaritaliani.it al sottosegretario all'Interno Nicola Molteni
"Fondamentali le misure interdittive delle Prefetture"
L'arresto di Matteo Messina Denaro è una vittoria dello Stato e in qualche modo anche del governo Meloni?
"Una straordinaria vittoria dello Stato e delle nostre istituzioni, magistratura e forze di polizia. Il contrasto alle mafie non ha colore politico ed è un tema sul quale non possiamo e non dobbiamo dividerci. Bisogna investire nella cultura della legalità e nell'educazione al rispetto delle regole e delle Leggi. Dobbiamo investire ulteriormente nelle forze di polizia e favorire nuove assunzioni per rafforzare gli organici".
Qual è l'insegnamento che arriva da questo arresto eccellente per l'azione dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata?
"La brillante operazione che ha portato all'arresto dopo 30 anni del super latitante Matteo Messina Denaro è la prova che lo Stato prima o poi arriva sempre con gli arresti e la repressione. Le articolazioni dello Stato vanno rafforzate soprattutto sul territorio. Il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine è di altissimo livello nel contrasto alla criminalità ed è per questo che diventa indispensabile investire nella sicurezza, precondizione essenziale per il benessere del Paese".
C'è qualcosa da modificare nelle leggi e come per rafforzare la lotta alla Mafia e alla criminalità organizzata?
"Gli strumenti normativi sono di primissimo livello e gli strumenti di repressione sono già presenti ed efficaci, non bisogna assolutamente fare passi indietro. Fondamentali sono le misure repressive ma anche quelle preventive, si sono rivelate anche fondamentali le misure interdittive delle Prefetture. La mafia si combatte anche sottraendo e colpendo il patrimonio delle organizzazioni criminali che poi va restituito alle Comunità e ai Sindaci per scopi sociali e collettivi. Ripeto, indispensabile è potenziare e rafforzare gli organici delle forze di polizia".