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Migranti, al vaglio l'accordo Italia-Albania. Ue: "Modello interessante"

a cura della redazione

Il ministro Tajani: "Il patto è rispettoso di tutte le regole Ue". L'opposizione preme per la presenza della premier per riferire in Aula

Ue: "Intesa Albania-Italia è un modello interessante"

L'apertura e la gestione dei due centri per migranti in Albania, prevista dal protocollo di intesa firmato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal primo ministro albanese Edi Rama, è in fase di analisi. Una portavoce della Commissione Europea ha dichiarato durante il briefing quotidiano che stanno studiando il protocollo d'intesa tra Italia e Albania sulla gestione del flusso dei migranti ma "non abbiamo ancora un giudizio finale, stiamo analizzando i dettagli."

Il commissario europe all'allargamento, Olivér Várhelyi ha definito l'intesa "interessante" e ha sottolineato che l'Europa non solo non condanna l'accordo con Tirana per il dirottamento dei migranti sul suo territorio, ma sta considerando di adottare una simile strategia. Anche la Germania socialdemocratica sembra interessata a questa iniziativa, il che lascia con l'amaro in bocca chi aveva criticato queste intese come contrarie al diritto internazionale, come Elly Schlein o coloro che avevano fatto riferimento a "Guantanamo". E proprio riguardo a quest'ultima affermazione, il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato: "L'accordo con l'Albania è rispettoso di tutte le regole comunitarie e del diritto internazionale. Non è Guantanamo come ha detto qualcuno, ma una soluzione 'umanitaria'". In breve, questa volta l'Europa non solo non offre argomenti all'opposizione italiana, ma si mostra addirittura interessata a valutare l'esperimento italiano.

Oltretutto, il Commissario Varhelyi ha anche evidenziato l'esistenza di una già buona collaborazione sulla sicurezza tra Albania e Italia e ha sottolineato: "Io credo che qualsiasi tipo di cooperazione fra l'Italia e l'Albania per la sicurezza dell'Europa vada apprezzato e naturalmente saremo pronti magari anche a contribuire."

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Durante la riunione della Conferenza dei capigruppo, si è discusso della presenza della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Aula della camera. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento si è impegnato a fornire una data in cui la Presidente parteciperà alla seduta. A precisarlo, replicando in Assemblea alle richieste delle opposizioni, il presidente di turno Giorgio Mule'.

La presidente dei deputati del Partito Democratico, Chiara Braga, ha insistito affinché la Premier fornisca informazioni in Aula, in particolare riguardo alla situazione in Medio Oriente e all'accordo sui migranti stipulato con l'Albania. Braga ha sottolineato: "Noi abbiamo ribadito che il governo risponda alle nostre richieste di venire in Aula a riferire su tante questioni, tra cui la questione legata alla situazione nella Striscia di Gaza ma anche di altri temi. Vogliamo risposte su temi su cui continuiamo a non avere riscontri da parte del governo."

Successivamente, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri, ha preso parola in Aula, dichiarando: "In queste settimane piu' volte abbiamo richiesto la presenza del Presidente Meloni e come ho già annunciato in capigruppo, e al Presidente della Camera, la prossima settimana l'atteggiamento dell'opposizione sarà molto piu' disordinato, perche' alla mancanza di rispetto si risponde con mancanza di rispetto, dato che probabilmente è l'unico linguaggio che questo governo conosce".

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