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Ministri, il Pd rischia il caos. Draghi pensa alla Pinotti, big all'asciutto

Il premier non è intenzionato a mandare veline, ma in Quirinale sono attese sorprese, anche grosse

Ministri, il Pd rischia il caos. Draghi pensa alla Pinotti, big all'asciutto

Mario Draghi oggi scioglierà la riserva e dirà il suo definitivo sì a Mattarella. Sarà l'ex presidente della Bce a guidare il prossimo esecutivo, ma sulla squadra che lo accompagnerà in questa avventura il silenzio è massimo. Tutti i partiti - si legge sul Corriere della Sera - hanno tentato di estorcergli qualche informazione in tutti i modi, ma niente da fare. Lui con grande cortesia ha solo risposto: "No grazie, non ce n’è bisogno, farò una proposta io". E' una nuova era per i gruppo politici, disabituati a questa prassi. "A te ti ha chiamato?". Risposta costante e sconfortata: "No, nessuno". Ma in gran segreto a quella lista Draghi, con l'aiuto di Mattarella ci sta lavorando e potrebbe regalare grandi sorprese. Un dato è la percentuale della presenza femminile nel nuovo governo: alla Bce Mario Draghi puntò molto sulle quote rosa, se dovesse essere confermata questa linea alcuni resterebbero delusi.

A cominciare dal Pd, - prosegue il Corriere - dove per ora la corsa è tutta al maschile. Apparentemente ristretta ad un trio formato da Dario Franceschini, Andrea Orlando e Lorenzo Guerini. Ma a sorpresa a spuntarla potrebbe essere una donna, il nome forte è quello di Roberta Pinotti, potrebbe essere scelta lei alla Difesa, dove è già stata ministro in precedenza. In corsa c'è anche Debora Serracchiani. Per la Lega i nomi in cima alla lista restano Giancarlo Giorgetti, Giulia Bongiorno, Riccardo Molinari ed Erika Stefani; in Forza Italia invece Antonio Tajani, le due capogruppo, Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, e Mara Carfagna. Oltre a Daniele Franco i tecnici più quotati sono Marta Cartabia, ex presidente della Consulta, in lizza per la Giustizia, Luciana Lamorgese, in cerca di una riconferma al Viminale, ma non si esclude come sorpresa l’esperto di terrorismo Lamberto Giannini.